Donne, gay e cittadinanza: le proposte del Pd
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Donne, gay e cittadinanza: le proposte del Pd

Arrivano le proposte dei democratici nell'ambito degli otto punti proposti da Bersani. Ora si parla di diritti, immigrazione, violenza sulle donne e coppie gay.

Donne, gay e cittadinanza: le proposte del Pd
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20 Marzo 2013 - 17.41


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Tra gli otto punti del governo Bersani ci sono anche cittadinanza, diritti gay e femminicidio. “I diritti per un’Italia più civile”, così si intitola la proposta del Pd sui diritti. Sul primo punto il Pd propone che: «Chi nasce in Italia da genitori stranieri residenti da almeno 5 anni nel nostro Paese è italiano; l’acquisto della cittadinanza non è automatico ma è necessaria una esplicita dichiarazione di volontà; può richiedere la cittadinanza italiana anche chi non è nato in Italia ma è cresciuto nel nostro Paese e ha compiuto un ciclo di studi o di formazione professionale».

Quindi, sui diritti degli omosessuali: «Approvare in tempi rapidi una legge contro l’omofobia» e «riconoscimento delle unioni civili delle coppie omosessuali secondo il modello tedesco».

Infine sulla violenza contro le donne i democratici chiedono «subito una legge organica contro il femminicidio; istituire un Osservatorio sulla violenza nei confronti delle donne; approvare subito la ratifica della convenzione di Istanbul; riconoscimento del ruolo delle case e dei centri antiviolenza e rafforzamento dei servizi pubblici e convenzionati; misure di sensibilizzazione dell’opinione pubblica a partire dalle scuole; istituzione del Fondo per il contrasto della violenza nei confronti delle donne».

Leggi anche:  Violenza sulle donne: forte aumento di richieste d'aiuto al numero anti-violenza del governo

Gay Center: è un passo avanti – «La proposta del Pd sulle unioni civili sul modello tedesco è un significativo passo in avanti. Certo non è il matrimonio, non c’è il pieno diritto all’adozione, ma si passa dal nulla al riconoscimento di un principio molto importante, cioè che le coppie gay sono a tutti gli effetti una famiglia». Lo ha dichiarato Fabrizio Marrazzo, portavoce del Gay Center. «Ora, guardando al confuso quadro politico, non resta che chiedersi se al resto delle forze politiche questa idea piace e soprattutto se piace a Grillo e ai parlamentari Cinque Stelle», aggiunge Marrazzo.

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