«Sono punti di vista. Ognuno ha la sua opinione e il suo modo di portare avanti le cose in cui crede. Nessuno chiederebbe a Celentano di rinunciare al suo stile, ai suoi modi. È lecito chiedere, ma bisogna nello stesso tempo comprendere il percorso che ci ha portato fin qui». Lo afferma Roberto Fico del Movimento Cinque Stelle, dopo la lettera di ieri di Adriano Celentano.
Sulla proposta di Celentano di dare la fiducia al Pd per lavorare sui punti che accomunano i Democratici e il M5s, e mettere da parte gli altri, Fico replica: «Partiamo dai fatti che magari il caro Adriano Celentano non conosce bene. Il Pd si è spinto troppo in là negli ultimi 10 anni. Nei miei occhi ho le immagini della discarica di Taverna del Re a Giugliano, tra i più grandi scempi ambientali d’Italia e d’Europa. Il responsabile principale di quel disastro è il Pd, e quando ne chiedo conto ai suoi responsabili in Parlamento, scopro che non ne sanno nulla».
Fico respinge l’analisi secondo cui il rifiuto del M5s rimette in gioco Berlusconi: «È un’analisi politica sbagliata. – spiega – Comportandoci diversamente, correremmo il pericolo di eliminare un progetto libero e indipendente, quello dei cittadini che si riprendono le istituzioni», «non penso a noi come partito. Penso al progetto. Non sopravviverebbe. Le cose che abbiamo promesso le stiamo gia’ portando avanti e continueremo a farlo in Parlamento».
«Non andremo mai al governo – aggiunge alla domanda se il M5S voglia fare solo opposizione – con chi ha creato i problemi di questo Paese. Noi siamo qui per trasformare tutto, per superare il sistema dei partiti. La vera eleganza, lo dico a Celentano, è in questo progetto, che non vogliamo tradire».
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