Le Pen-Grillo, prove di dialogo
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Le Pen-Grillo, prove di dialogo

La rapprsentante della destra francese dice: non ci siamo mai sentiti, ma i nostri staff sono in contatto. Abbiamo punti in comune.

Le Pen-Grillo, prove di dialogo
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8 Aprile 2013 - 15.22


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«Incontrare Grillo? Perché no». Così Marine Le Pen leader del Fronte Nazionale ha risposto intervistata da Piazzapulita in onda questa sera alle 21.10 su La7. «Vi siete mai sentiti al telefono? No, mai», ma gli staff «credo che si siano già sentiti, il mio referente per le questioni europee mi ha detto che stava aspettando la telefonata di uno dei responsabili del Movimento 5 Stelle. D’altronde, perché aspettare? Ci attende una responsabilità storica».

Del resto, dice, «due anni fa quando sono venuta in Italia sono rimasta letteralmente incredula quando ho scoperto che non c’era un solo partito su posizioni critiche contro l’Europa. Ecco io credo che Grillo, come noi, abbia riempito un vuoto».

Analogie sui programmi? Marine Le Pen si dice d’accordo su una «parziale rinazionalizzazione delle banche», e sull’Euro Grillo «ha ragione, anche io ho proposto un referendum per il gennaio 2014, non solo sulla moneta, ma sull’uscita dall’Unione Europea».

Diversa invece la posizione sul finanziamento pubblico ai partiti che M5s vuole abolire, «al contrario, credo che senza il finanziamento pubblico ci siano solo i soldi delle imprese e delle lobby». Di certo, Grillo fa bene a non volersi alleare con i partiti attuali, «sono totalmente d’accordo, lo diceva anche Einstein che “i problemi non si risolvono con chi li ha creati”. Anche noi ci siamo sempre opposti ad alleanze», a cominciare dall’Ump di Sarkozy.

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