Non bastavano gli insulti su Facebook a Cécile Kyenge. Anche Mario Borghezio ha dovuto dire la sua sul neo ministro per l’Integrazione: «So che è un medico oculista. Mi sembra una brava ragazza, modesta, con tutto quello che il termine modesta indica. Mi è parso che avesse l’aria di una casalinga», ha detto intervienemdo telefonicamente nella trasmissione “Un giorno da pecora”.
Alla domanda una bella parola per definire la scelta di Cecile Kyenge, Borghezio risponde: «Mi sembra una scelta del cazzo, un elogio all’incompetenza». E aggiunge: «Un ministro dell’Integrazione dovrebbe avere grosse competenze nel diritto del lavoro, ma credo che questa scelta sia un po’ il manifesto di questo governo. Non è un problema il colore della sua pelle – continua l’eurodeputato della Lega – ho molto simpatia per il Congo, mi ricorda la mia prima esperienza lavorativa. Ma per fare il ministro dell’Integrazione la Kyenge non ha esperienza, la vedrei piuttosto come assessore di un Comune di cinquecento persone».
E chiosa: «Al posto della Kyenge avrei proposto Giancarlo Gentilini, un democratico con grande esperienza nell’integrazione. Cecile Kyenge è arrivata dove è arrivata perchè si sarà arruffianata qualche gerarca del Pd».
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