Campidoglio, ultimo appello dei big
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Campidoglio, ultimo appello dei big

È la resa dei conti per i 4 candidati favoriti in lizza per il posto di sindaco della Capitale: Alemanno, Marino, De Vito e Marchini. Si vota 26 e 27 maggio.

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24 Maggio 2013 - 19.46


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A Roma sono 19 i candidati a sindaco ma la campagna elettorale si gioca tra il sindaco uscente, Gianni Alemanno (Pdl), lo sfidante del Pd Ignazio Marino, il candidato per M5s, Marcello De Vito, e l’outsider, l’imprenditore Alfio Marchini. Prima della sfida delle urne di domenica la Capitale si sfida nelle piazze: per la chiusura della campagna elettorale il sindaco di Roma Gianni Alemanno ha parlato al Colosseo con Silvio Berlusconi; il candidato del centro sinistra Ignazio Marino a piazza San Giovanni con Guglielmo Epifani e un festa-concerto; il Movimento Cinque Stelle a Piazza del Popolo col candidato Marcello De Vito (Beppe Grillo che dovrebbe intervenire alle 21); mentre Alfio Marchini ha chiuso a San Paolo, a Parco Schuster.

Oggi in tutta Roma si sono svolti i comizi finali. «Non ci aspettavamo quello che abbiamo trovato, il disastro finanziario e il sentirci dire: “Sindaco, non ci sono i soldi per gli stipendi”», ha detto Gianni Alemanno, durante il suo comizio, aggiungendo che «questa è stata l’eredità lasciata dal “Modello Roma” di Veltroni e Rutelli». «Questa è una battaglia tra chi ci ha messo la faccia e tutte le energie che ha e chi ha bloccato la città e si inventa candidati che non esistono e che non sanno nulla di Roma».

Al comizio di chiusura della campagna elettorale ha partecipato anche Silvio Berlusconi: «Noi sosteniamo e sosterremo con lealtà il governo», ha detto. «Serve un decreto choc per rilanciare l’economia che contenga le misure che noi abbiamo indicato in campagna elettorale come il non aumento dell’Iva, tagliare gli artigli a Equitalia e la detassazione per l’assunzione dei giovani», ha aggiunto Berlusconi.

Battute finali anche per Ignazio Marino: «Sono certo che torneremo al governo della Capitale e soprattutto che porteremo trasparenza, onestà e cultura del merito. Tutto quello che è mancato nella palude di Alemanno degli ultimi cinque anni». Il candidato del centrosinistra a sindaco di Roma ha parlato a margine della [url”chiusura della sua campagna elettorale in piazza San Giovanni”]http://www.globalist.it/Detail_News_Display?ID=44569&typeb=0&San-Giovanni-la-diretta-della-manifestazione-per-Marino-sindaco[/url].

«Roma merita un governo di persone oneste – ha aggiunto – la Capitale così rinascerà». Cosa mi ha detto il segretario del Pd Guglielmo Epifani? «Che vinceremo». E a chi gli chiedeva se il Pd avesse dato il suo sostegno alla sua corsa al Campidoglio il chirurgo Dem ha risposto: «il Pd ha fatto anche di più. Dal primo momento Epifani, neo eletto segretario ha messo in campo tutte le forze che il partito ha».

Ed è proprio Guglielmo Epifani, segretario del Pd, a dire: «È stato importante tornare in questa piazza. È un fatto simbolico». A chi gli chiedeva di commentare se ci fosse o no “una piazza vuota”, Epifani ha risposto: «Questa è una festa, non è un comizio di una forza politica ma un luogo d’incontro».

«Non mi convince» eliminare solo il premio di maggioranza senza toccare le liste bloccate perché si rischia di produrre una legge «assolutamente non giusta» e un «Parlamento ingovernabile». Epifani ribadisce: «noi abbiamo una preferenza per il Mattarellum ma si possono trovare altre strade». «È una scelta giusta» abolire il finanziamento pubblico ai partiti e farlo «gradatamente» per tutelare coloro che lavorano nei partiti. Il segretario del Pd, che sottolinea la necessità di «introdurre un ordinamento democratico e trasparente» per le forze politiche.

Il candidato a sindaco Alfio Marchini in una nota: «La battuta su De Vito vicesindaco l’avevo già fatta. È una battuta verso un ragazzo perbene con il quale c’é sicuramente simpatia reciproca. Ma la politica è un’altra cosa. Ognuno di noi corre per vincere».

Quasi 7 milioni di cittadini in 565 comuni domenica e lunedì prossimi, 26 e 27 maggio, andranno alle urne per eleggere i primi cittadini e i consigli comunali.

Si voterà in 2 capoluoghi di regione: Ancona e Roma, e 14 capoluoghi di provincia: Avellino, Barletta, Brescia, Iglesias, Imperia, Isernia, Lodi, Massa, Pisa, Siena, Sondrio, Treviso, Vicenza e Viterbo. Intanto il Vicariato di Roma detta l’agenda per quello che sarà il prossimo sindaco della città: sostegno alla famiglia, no alle unioni gay, difesa della vita in ogni fase – compreso il no ai registri sul fine vita -, aiuto alla maternità, chiusura festiva dei negozi, integrazione degli immigrati.

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