Arriva un altro aut aut dalla dirigenza del Movimento: «I parlamentari del Movimento 5 Stelle non si devono occupare di strategie politiche. Se qualcuno ancora insiste nel chiedere alleanze politiche, allora non ha capito niente e si pone fuori». Queste le parole di Vito Crimi, capogruppo pentastellato al Senato
«Noi non dobbiamo ragionare di strategia politica, di alleanze. Chi dice questo non ha capito niente. Tu, parlamentare, devi dire: sei d’accordo sulla mozione Ogm? Sei d’accordo sul singolo tema?», dichiara Crimi, secondo cui chi non è d’accordo con la linea politica «non accetta la democrazia della maggioranza».
Chi è in dissenso, prosegue, «se vuole confrontarsi con noi bene, ne discutiamo. Ma se ha questo disagio, e lo comunica alla stampa, allora ciao». Crimi smentisce l’esistenza di black list. «Sulla diaria abbiamo semplicemente detto che pubblicheremo online chi la restituisce e chi no. Poi, certo, saranno gli elettori a bastonare chi non rida’ i soldi», dice.
Quanto ai giornalisti e alla loro divisione tra quelli «affidabili», «non affidabili» e «in mala fede», «sono solo suggerimenti. Se non erano graditi, i deputati potevano non prenderli in considerazione invece di comunicarli ai giornali».
Vietato quindi esprimere in pubblico le proprie perplessità? Sono considerazioni personali di Crimi o la linea della [url”mordacchia”]http://it.wikipedia.org/wiki/Mordacchia[/url] fa parte della nuova strategia della comunicazione del Movimento 5 Stelle?
Argomenti: beppe grillo pdl