Lombardi accusa: spie dentro M5s
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Lombardi accusa: spie dentro M5s

Scoppia il caso spie. In serata il capogruppo dei grillini manda una mail minatoria: Sei una me..., chiunque tu sia. Grillo: chi vuole l'accordo col Pd è fuori.

Lombardi accusa: spie dentro M5s
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29 Maggio 2013 - 22.21


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“Volevo scrivervi qualcosa per condividere con voi questa specie di assedio a cui siamo sottoposti, ma grazie allo stronzo/i che fanno uscire tutto quello che ci scriviamo o diciamo sui giornali, mi è passata la poesia. Grazie per averci tolto anche la possibilità di parlarci in libertà. Sei una merda, chiunque tu sia. R.”. È questa la mail che la capogruppo del Movimento 5 Stelle Roberta Lombardi ha inviato ai deputati per “denunciare” le fughe di notizie.

E proprio per questo è stata fissata per domani alle 16.30 una riunione dei grillini. Senatori e deputati M5s si vedranno a Montecitorio per un’assemblea congiunta, la prima dall’ultimo appuntamento a cui prese parte Beppe Grillo. Sul tavolo anche i risultati delle amministrative, con un responso elettorale che alcuni tra i parlamentari stellati annoverano tra le conquiste e altri etichettano come un vero e proprio flop.

Al j’accuse di Grillo ieri sul blog, oggi ha fatto seguito un altro post in cui il leader stellato è tornato anche sul capitolo dissidenti: di accordi con il Pd non se ne fanno – ha ribadito Grillo ai suoi – se qualche parlamentare la pensa diversamente puo’ accomodarsi, “e’ meglio buttarsi nel vuoto da soli che essere spinti”. Intanto, però, il M5S per la prima volta ‘sposa’ una proposta di altri. E lo fa votando compatto per la mozione Giachetti per il ritorno al Mattarellum.

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Grillo domani non ci sarà, ma fa sentire il fiato sul collo ai suoi parlamentari. Il suo diktat rimbalza in un lampo a Montecitorio e genera tensioni tra le voci critiche del Movimento. La maggior parte si mostra restia a rilasciare dichiarazioni, complice il nuovo ‘caso spie’ scoppiato alla Camera.

A innescarlo una mail inviata dalla capogruppo Roberta Lombardi ai suoi, in cui si rimprovera la continua fuga di notizie. Alcuni deputati stellati temono la resa dei conti che potrebbe andare in scena domani, al termine di una serie di voci su possibili fuoriuscite di singoli parlamentari dai gruppi.

Le reazioni dei grillini – Un antipasto è stato servito oggi da Luigi Di Maio, vicepresidente della Camera in quota 5 Stelle, che su Facebook ha bacchettato Tommaso Currò per l’intervista rilasciata a Il Mattino, con “dichiarazioni chiaramente in malafede”, l’accusa mossa da Di Maio. Currò non replica e incassa il colpo, “oggi non rilascio dichiarazioni alla stampa”, taglia corto. Anche Adriano Zaccagnini, altra voce critica del Movimento, sceglie la via del silenzio: “vediamo che succede domani in assemblea, prendero’ atto di quel che verrà detto”.

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Chi parla con i cronisti getta acqua sul fuoco e smentisce voci di imminenti scissioni. “Nessuno ne ha mai parlato, nessuno vuol lasciare – assicura Alessio Tacconi – C’è una dialettica, come è normale che ci sia in un movimento fatto da cittadini con sensibilita’ diverse. Siamo qui grazie al Movimento e per il Movimento”.

Dello stesso avviso Walter Rizzetto e Aris Prodani, altri due deputati grillini celebri per le opinioni fuori dal coro sulla linea politica dei 5 Stelle. “Non capisco l’automatismo voce critica-volontà di andarsene”, dice Prodani. “Il dibattito interno è necessario, se chi lo apre viene considerato uno che aspira ad andarsene, allora non è stato compreso”, gli fa eco Rizzetto. Ma c’è chi assicura che domani, in assemblea, se ne vedranno delle belle. “Ci sono due anime nel Movimento – spiega una deputata a taccuini chiusi – temo inconciliabili. Da un lato i pasdaran, quelli che hanno spento il cervello e non ammettono critiche. Dall’altra coloro che di critiche ne muovono e, per questo, passano come traditori, impostori, spie della stampa”.

I rapporti con i giornalisti, comunque, restano il punto debole del Movimento. Oggi sull’argomento è tornato lo stesso Grillo, nel mirino le tv. Intanto a Montecitorio, Alessio Villarosa, vice capogruppo dei 5 Stelle, spiega ai cronisti di essere al lavoro su un resoconto ad hoc, obiettivo fotografare la distorsione della realtà operata dalla stampa ai danni dei 5 Stelle.

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Ma la crociata anti-informazione non convince del tutto la base del M5S, stando almeno ai commenti postati sul blog di Grillo. “Avevate l’Italia in mano, e nel giro di 3 mesi siete semplicemente diventati ininfluenti. Tutto qui, è molto semplice – rivendica Chris, il suo è tra i commenti più votati – E la colpa non è certo di giornali e tv (come non era loro merito il 24 febbraio..): ma questa è la stessa scusa che usa Berlusconi da 20 anni”.

“Beppe, te lo dico con affetto – scrive Pasquale – hai perso completamente il lume della ragione. La tua analisi è davvero poco lucida ed un bel po’ sopra le righe, oltre che politicamente un boomerang”. Per alcuni è già arrivato il momento di voltare pagina. “Ah vabbè – scrive Brunello – confermi che lo tsunami era tutto uno scherzo…”.

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