Berlusconi dichiara finita la guerra civile
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Berlusconi dichiara finita la guerra civile

L'ex premier preme per le riforme costituzionali e per l'elezione diretta del Capo dello Stato. Il governo ora è forte, dice il Cavaliere: basta con le guerre interne.

Berlusconi dichiara finita la guerra civile
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5 Giugno 2013 - 14.06


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“È importante che ci siano le 2 parti che sostengono il Governo. E che possano varare la riforma della costituzione che possa portare il nostro paese alla elezione diretta del capo dello stato”. Lo afferma Silvio Berlusconi in un passaggio dell’intervista a T9.

Ok da Alemanno-Alfano a militari nelle periferie – “Ho avuto una riunione con il nuovo Ministro degli Interni Angelino Alfano e Gianni Alemanno in cui si è deciso di comune accordo tra i due, di dare il via al poliziotto e al carabiniere di quartiere e anche all’utilizzo dei militari nelle periferie. Così ancora Berlusconi a T9.

“I militari – prosegue il Cavaliere – sono contentissimi perché sentono di rendersi così utili invece di stare in panciolle nelle caserme. Io contraddico – aggiunge ancora – le critiche fatte sulla sicurezza della città. Perché vivo a Roma 5 giorni su 7. Sono sempre uscito e sono andato in centro e in periferia di giorno di notte nella massima tranquillità e questa è anche l’opinione di molti miei amici romani. Per alcuni compiti non può svolgerli l’amministrazione comunale e soprattutto il sindaco, perché sono compiti assegnati allo Stato che li svolge attraverso la Questura e il Ministero dell’Interni”.

Finita la guerra civile, il governo è forte

– “Siamo riusciti a mettere insieme il centrodestra e il centrosinistra ponendo fine a una lunga guerra fredda, ad una guerra civile. Abbiano un governo forte che può fare quelle riforme e che una sola parte non poteva fare”, ha detto ancora Silvio Berlusconi.

Silvio Berlusconi, ricordando quanto “il voto su Roma sia importante” ha spiegato nell’intervista al Tg di T9 che grazie “a questa svolta epocale” di aver messo insieme centrodestra e centrosinistra ora l’Italia si trova con “un governo forte anche nei confronti con l’Europa”.

A Letta: basta diktat dall’Ue, rilanciare l’economia – “Serve che questo Governo vada a Bruxelles e dica: io faccio così. Non possiamo più accettare certi diktat, siamo noi che dobbiamo decidere ciò che è necessario fare per rimettere in piedi la nostra economia”, ha concluso Berlusconi.

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