Ha osato criticarlo: Grillo caccia la Gambaro
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Ha osato criticarlo: Grillo caccia la Gambaro

Finisce così il botta e risposta tra il comico e la senatrice, rea di averlo accusato della sconfitta di M5s: quanto prima fuori dal Movimento, e l'ultimo chiuda la porta.

Ha osato criticarlo: Grillo caccia la Gambaro
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11 Giugno 2013 - 18.30


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“Quando una vale niente”. Titola così il post con cui Beppe Grillo dà il benservito alla senatrice Adele Gambaro, “colpevole” di aver mosso accuse contro il leader del Movimento, attribuendogli responsabilità per la “debacle” elettorale.

“La senatrice Adele Gambaro – scrive Grillo – ha rilasciato dichiarazioni false e lesive nei miei confronti, in particolare sulla mia valutazione del Parlamento, danneggiando oltre alla mia immagine, lo stesso MoVimento 5 Stelle. Per questo motivo la invito per coerenza a uscire al più presto dal M5s”.

“Uno vale uno, quando costruisce – scrive il leader M5S sempre sul blog – Quando del dibattito fa crescita, arricchimento, fatica per arrivare un passo più oltre. Uno vale niente, quando smantella il proprio stesso progetto servendosi della complicità di chi ha il solo scopo di distruggerlo. Uno vale uno quando è un uomo libero, che mette in pratica la democrazia nel senso più nobile ed alto: la libertà di sé nel rispetto delle regole. Uno vale niente, quando si proclama a destra e a manca democratico, proprio calpestando e disprezzando le regole che lui stesso si è dato”.

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E ancora: “Uno vale uno quando rispetta, vive e conosce a fondo l’etica politica del progetto a cui partecipa – incalza – e che gli chiede impegno e partecipazione quotidiana. Uno vale niente, quando scopre che la propria “etica” coincide con quella di partiti altrui, ma prende in giro i propri compagni di strada restando solo per costruirsi un potere personale”.

“Uno vale uno quando ci mette la faccia – va avanti Grillo – Quando è pronto ad affrontare un’informazione ostile e dura, pur di far passare il proprio messaggio cosi’ scomodo al sistema. Uno vale niente, quando si fa usare da un’informazione ruffiana, quando -credulone!- si bea delle lusinghe di quella Casta, che lo circuisce pronta a gettarlo via appena non servirà più”.

“Uno vale uno quando è consapevole che l’opportunità unica che gli è stata offerta non è per i suoi meriti, ma per servire un Paese alla canna del gas e i suoi disperati cittadini – scrive ancora Grillo – Quando invece crede di essere diventato Onorevole per chissà quali fortune, per chissà quali divine investiture, e usa il progetto di milioni di italiani per promuovere se stesso e assicurarsi un posto al sole, allora è uno che non vale proprio niente”.

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