Tutti gli uomini di Berlusconi in coro: eversione
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Tutti gli uomini di Berlusconi in coro: eversione

Iniziata la raffica di reazioni dei pdiellini dopo la condanna del Cavaliere a 7 anni di reclusione.

Tutti gli uomini di Berlusconi in coro: eversione
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24 Giugno 2013 - 18.00


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Dopo la condanna di Silvio Berlusconi a 7 anni di reclusione e all’interdizione perpetua dai pubblici uffici, queste le prime reazioni:

L’amarezza di Alfano – “Ho appena chiamato il presidente Berlusconi per manifestargli la più profonda amarezza e l’immenso dolore di tutto il Popolo della libertà, per una sentenza contraria al comune senso di giustizia, al buon senso e peggiore di ogni peggiore aspettativa”. È quanto ha dichiarato in una nota Angelino Alfano. “L’ho invitato, a nome del nostro movimento politico, a tenere duro e ad andare avanti avanti in difesa dei valori, degli ideali e dei programmi che milioni di italiani hanno visto incarnati in lui”.

Ghedini: una condanna fuori da ogni logica – La condanna di Silvio Berlusconi a sette anni di carcere per il caso Ruby è “fuori da ogni logica”. Lo ha detto l’avvocato Niccolò Ghedini, facendo notare come “addirittura i giudici siano andati al di là delle richieste dei pm”.

Santanchè: una vergogna – “È una vergogna, è una sentenza politica che con la giustizia non ha niente a che fare”. Lo ha detto l’esponente del Pdl Daniela Santanché uscendo dal Palazzo di Giustizia di Milano dopo la condanna di Silvio Berlusconi.

Ferrara: una sentenza bestiale – “Milano ha un nuovo nome Teheran. Una sentenza bestiale che fissa in modo chiaro cosa pò diventare l’avversione antropologica e morale per una persona. Una vera vergogna recitata da un plotone”. Lo ha detto Giuliano Ferrara a Sky Tg24, commentando la sentenza di Milano.


Malan: un attentato alla democrazia
– “Una condanna senza prove e senza reato contro il maggiore protagonista della politica italiana degli ultimi 20 anni è un vero attentato alla democrazia e allo stato di diritto che pone l’Italia tra i paesi con la democrazia a rischio”. Cosi’ il senatore Pdl Lucio Malan secondo il quale “Purtroppo, non solo Berlusconi, ma le migliaia di cittadini italiani che si trovano ad avere a che fare con la giustizia, non importa se come accusati o come vittime, devono sperare di non essere considerati nemici politici dal magistrato di turno, ma solo sulla base della legge e dei fatti. Spesso succede, ma troppo spesso no”.

Schifani: “Una sentenza abnorme e surreale, con un colpevole e nessuna vittima. D’altronde, aspettarsi dal tribunale di Milano una decisione favorevole al presidente Berlusconi eè praticamente impossibile. Una certa magistratura è capace di negare anche l’evidenza pur di colpire l’avversario politico di sempre. Un’anomalia che esiste soltanto nel nostro Paese, dove alcuni giudici, schierati sempre dalla stessa parte, provano a ribaltare il giudizio chiaro e inequivocabile di dieci milioni di italiani che si riconoscono nel presidente Berlusconi. E che non ne possono piu’ di una persecuzione ingiusta e patologica”. Lo ha dichiarato il presidente dei senatori del Pdl, Renato Schifani.

Rotondi: sentenza politica – “È una sentenza politica che avrà una risposta politica: nessuno agguato al governo, sostegno a Letta e Alfano nell’interesse dell’Italia, ma la risposta politica verrà e sarà fortissima”. Lo ha assicurato Gianfranco Rotondi. “Forse nè il Pd, nè Forza Italia sono lo strumento giusto per opporsi al colpo di Stato”, ha detto ancora il deputato Pdl dopo la sentenza di primo grado del processo Ruby.

Romani: senza parole – In un giorno come questo, non ci sono parole per descrivere l’assurdità dell’accanimento giudiziario che colpisce il nostro leader, il presidente Silvio Berlusconi, da quando ha deciso di impegnarsi politicamente per il suo, il nostro Paese. Si fa solo sempre più forte la determinazione di essergli vicino e combattere le sue battaglie politiche per il bene dell’Italia”. Lo ha dichiarato Paolo Romani, vice presidente del gruppo Pdl al Senato.

Brunetta: “Tutto ciò non è più accettabile. È arrivato il momento di dire definitivamente basta a questo attacco alla libertà. Il Pdl sarà al fianco del suo leader per combattere questa ennesima battaglia”. Lo ha affermato Renato Brunetta. Il presidente dei deputati Pdl ha aggiunto che “questa sentenza fa paura. Fa paura non solo e non tanto perche’ cerca di assassinare moralmente e politicamente Berlusconi, ma perchè mostra agli italiani in che mani sia oggi la giustizia”. “Quello contro il presidente del Popolo della libertà, Silvio Berlusconi, è un atto eversivo dei principi di legalità e del buon senso, sproporzionato e inaccettabile, messo in piedi da una parte della magistratura, ormai apertamente e sfacciatamente politicizzata”, ha detto ancora Brunetta. “La sentenza sul “caso Ruby” è l’ennesimo episodio deplorevole e incommentabile di una giustizia, quella italiana, davanti alla quale l’intero Paese dovrebbe interrogarsi e indignarsi. Costruire un castello accusatorio basato sul nulla cosmico, e smentito più volte dai protagonisti stessi della vicenda – ha concluso – oltre ad essere estremamente grave è preoccupante per la democrazia della nostra Repubblica. “Da ormai vent’anni si tenta di eliminare un competitor politico di altissimo calibro usando, di volta in volta, i processi, le sentenze, la mala giustizia”.

Marina Berlusconi: un processo per sfregiare il nemico politico – “Questo processo è stato concepito per essere celebrato sulle pagine dei giornali e nei talk show, per sfregiare l’uomo individuato come il nemico politico da demolire e non per stabilire la verità dei fatti”. Lo afferma la presidente di Fininvest, Marina Berlusconi, in una dichiarazione dopo la condanna del padre nel processo.

L’olgettina Marystell Polanco – “Sono scioccata non mi hanno creduto, non ci hanno creduto, io ho detto la verità e se mi chiamano di nuovo ripeterò quello che ho sempre raccontato”. Lo ha detto Marysthelle Polanco, una delle “olgettine” più vicine a Silvio Berlusconi, che ha sempre difeso. Polanco é uno dei testimoni per i quali è stata disposta la trasmissione degli atti alla Procura affinché valuti la presunta falsa testimonianza resa durante il dibattimento.

I media internzionali – La notizia della condanna dell’ex premier è subito rimbalzata su tutti i siti d’informazione internazionali: “L’ex premier Berlusconi condannato a 7 anni di prigione per lo scandalo Rubygate”.

Così la sentenza è stata data come “breaking news” sui media di tutto il mondo, dai britannici Bbc e Financial Times, dal Wall Street Journal allo spagnolo El Mundo fino al tabloid tedesco Bild e al francese Le Figaro.

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