«Il reato di ingresso clandestino e di soggiorno illegale dovrebbe essere abolito in sede di revisione del Testo Unico sull’immigrazione da parte dei ministeri dell’Interno e della Giustizia e dal Parlamento”. È quanto ha chiesto il ministro per l’Integrazione Cecile Kyenge, intervenendo a Roma, a palazzo Giustiniani, alla presentazione del Rapporto su “La criminalizzazione dell’immigrazione irregolare».
Per il ministro, inoltre «il trattenimento delle persone da espellere nei Cie dovrebbe rappresentare solo l’estrema ratio e comunque 18 mesi sono un periodo eccessivamente lungo». Kyenge ha chiesto di “recepire in materia le normative europee”.
Più in generale, il ministro dell’Integrazione ha esortato il mondo politico ad “affrontare il tema con animo libero da ideologismi e paure: «è indispensabile una visione prospettica che individui le priorità e indichi gli indirizzi su cui agire. La priorità, per me – ha affermato – è l’integrazione intesa anche come sviluppo e ringiovanimento demografico dell’Italia».
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