Renzi stuzzica Letta: ha già fatto dimettere un ministro
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Renzi stuzzica Letta: ha già fatto dimettere un ministro

Il sindaco di Firenze interviene sulla vicenda Shalabayeva. Spinge per le dimissioni di Alfano e accusa il Pd: strumentalizzazioni contro di me.

Renzi stuzzica Letta: ha già fatto dimettere un ministro
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17 Luglio 2013 - 20.11


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Spetta a Enrico Letta decidere sul caso Shalabayeva e sulle eventuali dimissioni del ministro dell’Interno Angelino Alfano e il premier “non mancherà di parlare chiaramente”. Ne è sicuro Matteo Renzi, sindaco di Firenze, che è tornato a parlare del caso dell’espulsione della moglie e della figlia del dissidente kazaco Ablyazov.

“Da qualche ora – ha scritto – le redazioni dei giornali sono invase da agenzie di stampa di parlamentari del Pdl e di qualche statista del Pd che continuano a spiegare come la mozione di sfiducia contro Angelino Alfano, presentata da CinqueStelle e Sel in Senato sia una mossa del perfido Renzi per pugnalare il Governo Letta. Sono dichiarazioni fotocopia che potrebbero far ridere se non fossero legate a una vicenda triste”.

Per quanto riguarda il comportamento del governo, ha spiegato Renzi, “in Aula è andato il Ministro dell’Interno e ci andrà il Presidente del Consiglio. A loro spetta la responsabilità di illustrare i fatti. Già qualche settimana fa Letta ha chiesto a un ministro di farsi da parte. Sarà lui, che è il primo ministro, a decidere cosa sia più opportuno fare e se le spiegazioni offerte siano convincenti. Su questa partita aspettiamo di cosa dirà Enrico Letta nella sede suprema, che è quella del Parlamento. Personalmente penso che in questi casi dire la verità sia l’arma più potente per un politico. Raccontare come sono andate le cose, assumersi le responsabilità, parlare con il linguaggio della chiarezza è un investimento di credibilitaàper l’oggi e per il domani”.

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Sempre sulla bufera scoppiata per la vicenda del kazaco, il sindaco di Firenze ha detto: “Se molti dirigenti del Pd non vogliono che mi candidi, va bene. Se vogliono tenersi il partito, va bene. Se preferiscono perdere le elezioni pur di mantenere una poltrona, va bene”. Ma non strumentalizzino “una vicenda di cui come italiano mi vergogno”. “Larga parte della classe dirigente del Pdl e del Pd” ha cercato “di usare questa vicenda per attaccare me”, ha aggiunto. Se nel Pd lo fanno “per regolare i conti tra le correnti del Pd, mi vergogno per il Pd”.

Parole dure anche per chi, a suo dire, cerca di scaricare tutte le responsabilità sulle forze dell’ordine. “Scaricare su servitori dello stato tutte le responsabilità senza che venga mai fuori un responsabile politico è indegno per la politica. E per l’Italia”. “Posso solo sperare – ha affermato – che alla fine di questa vicenda non paghino solo le forze dell’ordine. Le forze dell’ordine in questo Paese sono composte da persone perbene. Eppure quando ci sono queste vicende pagano spesso solo i pesci piccoli. Spero che non accada stavolta ciò che è accaduto a Genova, al G8”.

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