L’eurodeputato leghista Mario Borghezio non smette di lanciare accuse. Questa volta se la prende con i no Tav: “Il caso del figlio di un magistrato piemontese fermato per i noti fatti di Chiomonte fa emergere una realtà che, non casualmente, si è sempre voluta tenere ben nascosta: molti giovani rivoluzionari non sono solo figli di papà ma anche di papà con toga…”.
“Questo, a pensar male, spiega bene il fatto – ha detto – che il processo ai miei aggressori per i fatti del 2005 non venga celebrato, a distanza di ben quasi otto anni, al fine evidente di facilitare la prescrizione dei pur gravi reati contestati, forse evidentemente anche a carico di qualche figlio di papà”.
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