Renzi alla carica: il Pd non abbia paura
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Renzi alla carica: il Pd non abbia paura

Il sindaco di Firenze lancia la sua nuova sfida: dobbiamo inventarci partito diverso. Il democrat parla anche della condanna di Berlusconi: le sentenze si rispettano.

Renzi alla carica: il Pd non abbia paura
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7 Agosto 2013 - 20.08


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Il Pd non deve avere paura, deve giocare all’attacco. Non deve vivere di fantasmi”. Queste le parole di Matteo Renzi alla festa Pd di Bosco Albergati (Modena). “Abbiamo bisogno del partito, ma la vecchia tessera non basta più, in un mondo che è sempre più precario e cambia velocemente, abbiamo bisogno di inventarci un partito diverso che non si basa solo su tessera e appartenenza, certo non basta una pagina Facebook, non bisogna perdere il gusto dell’abbraccio e della stretta di mano”.

“Io non condivido ma rispetto capisco Bondi, Brunetta, Schifani e Santanché, ma il compito del Pd è salvare l’Italia: le sentenze si rispettano e la legge è uguale per tutti”.

“Oggi più che mai – ha aggiunto il sindaco di Firenze – c’è bisogno di un Pd che non stia insieme solo perché di là c’è una minaccia. Alcuni dirigenti del Pd hanno detto che dobbiamo aspettare di vedere cosa fa Berlusconi: sono vent’anni che facciamo tutto aspettando Berlusconi, almeno il congresso del Pd possiamo farlo senza di lui?”.

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“In questi 23 anni abbiamo visto passare di tutto, lo voglio dire qui. Dalle parti di Roma è passata la Lega Nord che dopo Roma ladrona si è piazzata lì e ha fatto di tutto, dai diamanti alle lauree in Albania. E abbiamo visto uno statista in camicia verde che ha insultato un ministro di questa terra. E per questo voglio mandare un grande abbraccio a Cecile Kyenge. Perché i Calderoli passano, la dignità resta”.

“Quello che ha preso meno voti alle nostre primarie, il compagno Bruno Tabacci – ha continuato – ha preso più voti di tutti i candidati eletti alle parlamentarie del Movimento.


E poi una stoccata anche per il leader di M5s
– “Grillo è il principale sponsor delle grandi intese. Lui le vuole, ha paura di far cambiare le cose. Chi ha più paura delle elezioni sono i deputati del movimento 5 stelle”. Renzi ha detto che Grillo è stata “una delusione pazzesca”.

Fissiamo la date delle primarie – “Dico a Epifani: non passiamo il tempo a occuparci di come cambiare le regole delle primarie, parliamo dell’Italia e dei suoi problemi. Fissiamo questa benedetta data del congresso, credo che non ci sia motivo per cambiarle, ma se vogliono le cambino. L’importante – ha sottolineato il primo cittadino – è tornare a dare speranza all’Italia”.

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Non farò la foglia di fico – “Non è importante cosa faccio io, ma cosa facciamo noi: qualcuno mi ha detto mettiti in un angolino, poi alle elezioni ti candidiamo e prendiamo i voti. Se facciamo questo giochino i voti non li prendiamo: perché io non posso fare la foglia di fico di questo meccanismo”.


Il programma: le cinque E
– “In Italia dobbiamo ripartire dalle cinque E: educazione (dagli asili nido all’università), energia (perché ai nostri imprenditori dovremo fare un monumento), equità (chiedere un contributo a chi ha le pensioni d’oro è un atto di giustizia), Europa (dobbiamo smettere di guadare all’Europa come il nostro grande problema) e poi la e di entusiasmo: Pd deve essere orgoglioso e coraggioso, noi siamo stati insieme soprattutto perché di là c’era Berlusconi”. Matteo Renzi ha sintetizzato così il programma delle cose da fare per l’Italia.

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