“Governare in questa situazione è una sfida che ha dell’impossibile”. Queste le parole del ministro degli Esteri Emma Bonino a Radio Anch’io parlando delle “fibrillazioni all’interno dei partiti che non aiutano una programmazione di governo” dando all’estero un’immagine di un esecutivo “appeso” con i “partner non incentivati a prendere impegni con noi”.
“L’idea di non saper programmare il proprio lavoro è chiaro che rende il tutto improbabile anche da parte dei partner internazionali che se devono prendere impegni non sono incentivati a farlo di fronte ad un governo che tutti, tutta la stampa internazionale, vedono come un governo appeso alla volontà di altri”, ha sottolineato la Bonino rispondendo a una domanda sulla situazione politica interna. “La gente non si rende conto, anche i leader politici, che i nostri partner non sono incentivati a prendere impegni con noi”, ha ribadito il ministro sottolineando che “governare in questa situazione è veramente una sfida che ha dell’impossibile”.
Ci “sono molte voci che si accavallano, vanno verificate e a volte risulta che erano solo fumo o depistaggi. Ci sono gruppi in guerra tra di loro” che si fanno la guerra anche a colpi “di comunicati e notizie.
Per quanto riguarda il rapimento di padre Paolo Dall’Oglio ha detto: Brancoliamo nel buio”.
“Abbiamo modo di esprimere un cauto ottimismo: è appena finito il ramadan ed è possibile aspettarsi una ripresa dei contatti, anche tra oggi e domani. Ci sono canali che si erano interrotti e che poi si sono riaperti e sembrano affidabili”, ha così detto la Bonino sull’inviato della Stampa Domenico Quirico scomparso in Siria, sottolineando che è anche “possibile che ci siano stati passaggi di mano” in “un’atmosfera grigia, molto variabile” che sarà possibile ricostruire solo a vicenda conclusa.
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