Campanella (M5s): il dissenso non è lesa maestà
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Campanella (M5s): il dissenso non è lesa maestà

Ancora mal di pancia interni al Movimento 5 Stelle a causa delle ultime dichiarazioni di Beppe Grillo. Il senatore grillino tuona: non siamo in un gregge.

Campanella (M5s): il dissenso non è lesa maestà
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28 Agosto 2013 - 18.51


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“Finché saremo un gregge avremo bisogno di un pastore ed anche di cani da guardia. Come sempre è accaduto e come ancora sta accadendo all’interno del M5S il dissenso viene interpretato come “lesa maestà”. Vorrei ricordare a tutti noi che lo spirito del Movimento dovrebbe essere quello di ascoltare tutti e di decidere poi a maggioranza (insomma quella cazzata che alcuni chiamano Democrazia)”. Così il senatore 5 stelle Francesco Campanella torna a scrivere su Facebook dopo le nuove tensioni che si sono registrate nel Movimento sulla legge elettorale.

“Quindi – prosegue – per quello che mi riguarda, non sono e non sarò mai disposto a “giudicare” nessuno per le idee che esprime ma sempre e solo per i comportamenti che tiene”.

“Ragazzi – scrive Campanella – qua il “problema” non è Grillo, Casaleggio, Messora o chiunque altro che “uno vale uno ma anche…”, sappiamo tutti che senza G&C il Movimento, oggi, sarebbe solo, al massimo, uno scoordinatissimo gruppo di protesta sul web. Qua il vero problema siamo noi che quando nasce una qualsiasi forma di dissenso, a volte anche sostanziale, con quanto indicato e proposto dalla Premiata Ditta non siamo in grado di sviluppare un dibattito serio e civile “capace” di orientare ed eventualmente “correggere” la linea proposta… Non ricordo un solo caso di “proposta” dall’alto non approvata plebiscitariamente dalla base”.

Leggi anche:  M5s, Todde traccia la linea: "Abbandonare il passato anti-sistema, non possiamo solo fare testimonianza"

“Per farla breve – conclude il senatore 5 stelle – lunga vita a Grillo finche’ il M5s sarà ancora un nano in termini di soggetto politico!”.

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