Letta: non è questo il governo che volevo
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Letta: non è questo il governo che volevo

Alla Festa del Pd a Genova il premier ha assicurato: eviterò l'aumento dell'Iva e la Service Tax sarà equa. Decadenza di Berlusconi? Non vedo molti margini.

Letta: non è questo il governo che volevo
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30 Agosto 2013 - 21.22


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“A questo governo dò tutto, il sangue e l’impegno ma non è il governo per cui ho fatto la campagna elettorale”. Così il premier Enrico Letta aprendo la Festa del Pd a Genova. “Quando Napolitano scioglierà le Camere farò campagna elettorale per un governo di centrosinistra”, ha detto sottolineando tuttavia che questo “non è solo il governo dei compromessi e dei rinvii come dicono alcuni detrattori, questi 4 mesi di governo stanno cambiando l’Italia molto più di quanto si pensi”.

Ha aggiunto: “Io lavoro per il governo che ha ottenuto la fiducia del Parlamento con 3 obiettivi da realizzare in 18 mesi. Se il governo si mettesse ad occuparsi di altre questioni non farebbe il suo dovere. Il governo non ha nulla a che fare con le competenze della giunta. Chi crea connessioni improprie dovrà spiegare ai cittadini il senso di queste relazioni pericolose”.

E sul nodo della decadenza di Berlusconi ha precisato: “La risposta è molto semplice: io penso che non credo ci siano molti margini, la separazione tra il piano politico e giudiziario è necessario”. Poi ha insistito sulla riforma elettorale: “Noi dobbiamo ricreare l’agibilità del campo da gioco con la riforma della legge elettorale. Il porcellum è il diavolo tentatore ma noi non dobbiamo farci tentare. Noi siamo in questo casino perché abbiamo questa legge elettorale e due Camere con gli stessi poteri”.

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L’accordo raggiunto in cdm sulla service tax “è quello per cui il Pd ha fatto la campagna elettorale, cioè il superamento dell’Imu che è una tassa iniqua. La service tax sarà più bassa della somma di imu e tares e rispetta criteri di equità e progressività. L’Imu è una tassa iniqua e non progressiva, la Service Tax sarà più bassa e non sarà caricata sugli affittuari contro i proprietari. Risponderà a esigenze di equità e progressività”.

Il premier ha poi annunciato che “sul lavoro dobbiamo centrare la ripresa, la ripresa ci sarà. E io lavorerò perchè sia ripresa con il lavoro. Al Consiglio dei Ministri di mercoledì affronteremo il problema terribile degli esodati, perchè lo Stato non ha rispettato un accordo preso con loro e occorre ristabilire un clima di fiducia nel Paese”.

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