«Premesso che ogni partito è libero di costruire e modificare il programma della propria festa come meglio ritiene, in merito al ritiro dell’invito da parte di Sel a partecipare ad un dibattito sulle larghe intese, preciso che sono grato al segretario Marco Grimaldi per avermi coinvolto come relatore e non ho alcun interesse a polemizzare con chi ha preso la decisione di escludermi per ragioni di “ordine pubblico”».
Così il senatore del Pd Stefano Esposito al centro di “un caso” con la federazione torinese di Sel, che, dopo averlo invitato a partecipare ad un dibattito sulle “larghe intese” il prossimo 28 settembre, nell’ambito della locale Festa del Partito, ha poi ritirato l’invito per motivi di ordine pubblico», come ha spiegato lo stesso Esposito su Fb.
«Voglio solo segnalare che il mio partito, tanto spesso criticato se non disprezzato da “sinistra”, – ha aggiunto il senatore del Pd – ha sempre garantito a chiunque l’agibilità democratica nelle proprie feste, anche a costo di fronteggiare dure provocazioni e lanci di bengala contro i propri ospiti. Ovviamente – ha cocluso – il segretario di Sel è liberissimo di farsi dettare il programma della propria festa da qualche No Tav che minaccia contestazioni. Si sappia, però, che per quanto mi riguarda le contestazioni non le ho mai temute e la tutela dell’incolumità della mia persona non mi ha mai portato a fare passi indietro».
[GotoHome_Torna alla Home]