Renzi: una iattura non poter battere il Cav alle elezioni
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Renzi: una iattura non poter battere il Cav alle elezioni

Il sindaco di Firenze dispiaciuto del fatto che l'ex premier Silvio Berlusconi non possa candidarsi: «Mi sarebbe piaciuto batterlo».

Renzi: una iattura non poter battere il Cav alle elezioni
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23 Settembre 2013 - 11.11


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“Considero una iattura non poter battere Berlusconi alle elezioni”. Queste le parole del candidato alla segreteria del Pd Matteo Renzi, ospite di Omnibus su La7. Il sindaco di Firenze ha infatti detto di ritenere “che ragionevolmente Berlusconi non potrà candidarsi”.

Secondo Renzi “Berlusconi ha perso una grandissima occasione, perché quando governava aveva una maggioranza di oltre 100 deputati e poteva fare la rivoluzione liberale. Invece ha preferito difendere lo status quo”. “Mi dispiace che non si possa candidare – ha proseguito il sindaco di Firenze – perché mi sarebbe piaciuto batterlo. Durante la campagna elettorale gli avrei detto: ‘Ma che hai un fratello gemello che ha governato in questi venti anni?'”. Renzi ha concluso invitando a “rispettare” il candidato leader del centrodestra che verrà scelto.

“L’unico obiettivo di un gruppo dirigente rancoroso è quello di rinviare il Congresso” del Pd. Renzi ha lasciato intendere che non parteciperà alla prossima riunione della Direzione. “Facciano loro – ha detto il sindaco di Firenze – io sto in un angolino ad aspettare che decidano, ma io come loro mai”.

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Il governo delle larghe intese – “Il governo Letta-Alfano è un governo di larghe intese, ha senso se fa le cose e non se le rinvia” ha detto Matteo Renzi. “Un governo di larghe intense – ha aggiunto – deve fare le cose nell’interesse del Paese; se le fanno nell’interesse dei singoli partiti allora vanno a casa, può essere anche nel 2015, ma vanno a casa”.

La minaccia di dimissioni di Saccomanni – “Saccomanni ha posto in maniera più tecnica le cose che avevo detto io il giorno prima” ha poi detto Renzi. “L’Imu – ha affermato il sindaco di Firenze – è solo una bandierina. L’anno prossimo si chiamerà service tax, ma sempre una tassa è, e la devi pagare, anche se la mette il sindaco e non il governo”.

“Non sono sicuro che il referendum sia la strada giusta per riformare la giustizia” ha detto a proposito dei referendum sulla giustizia promossi dai Radicali.

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Repetti, Renzi su Berlusconi? Lacrime di coccodrillo
– “La parole di Matteo Renzi, secondo cui sarebbe dispiaciuto del fatto che il presidente Silvio Berlusconi non possa candidarsi, sono come le lacrime del coccodrillo. Renzi però non tiene conto di due elementi essenziali: il primo è che il presidente Berlusconi sarà in campo ugualmente come il leader dei moderati italiani; il secondo che Renzi deve ancora dimostrare di essere un vero leader, sciogliendo il nodo di essere a capo di un partito inservibile oppure essere all’origine di una storia nuova”. Così la senatrice del Pdl Manuela Repetti.

Brunetta: basta a chiacchere e mossette – “Renzi è tutto chiacchiere e mossette. Battute e nuovismo. Oggi sta con Saccomanni e con l’austerità non perché abbia sull’argomento un pensiero (una parola esagerata per lui), ma solo per dar contro a Schifani e me, e già che c’è anche contro l’avversario interno Fassina”. Renato Brunetta, presidente dei deputati del Pdl, attacca così il sindaco di Firenze.

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Renzi “la finisca con gli scherzi e le risatine – incalza Brunetta- Sarà anche giulivo perche’ il Partito democratico è allo sfascio e lui è sicuro di raccoglierlo con il cucchiaino, ma l’Italia ha bisogno di persone serie, non di buontemponi e di cicisbei della Merkel”

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