Santoro: 20 anni dietro a Berlusconi come Dudù
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Santoro: 20 anni dietro a Berlusconi come Dudù

Servizio Pubblico inizia con l'editoriale del giornalista: perché Silvio se ne sta seduto sul divando aspettando i servizi sociali? Manda avanti i suoi a fare i proclami.

Santoro: 20 anni dietro a Berlusconi come Dudù
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26 Settembre 2013 - 21.19


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“Servizio Pubblico” riparte da Dudù. Lo show di Michele Santoro ha un nuovo grande protagonista: un cagnolino bianco che assomiglia a Dudù, il cagnolino di Francesca Pascale e di Silvio Berlusconi. E proprio con Dudù il giornalista inizia la puntata della nuova stagione.

L’editoriale comincia con il caffé al bar Santoro, dove Dudù pare abbia sentito un accorato appello al conduttore che maltratta quella persona per bene che è Berlusconi. “Dudù, è un complotto dei giudici!” gli avrebbero detto, e a lui è venuto in mente un giudice inglese, che avrebbe detto che trasformare i reati comuni in reati politici è inaccettabile, così come lo è parlare di persecuzione politica per reati comuni.

Il giornalista non perde l’occasione per fare critica: sono tanti i problemi italiani, e ancora parliamo di Berlusconi? E poi attacca: la legge Severino è stata votata dal Pdl, qui c’è un problema di coerenza.

E poi l’affondo finale. Santoro conclude dicendo che in tutti questi anni siamo stati tutti un po’ Dudù, insomma dei barboncini, dei cagnolini fermi ad aspettare sempre la mossa del politico di turno (in questo caso Berlusconi). Dei Dudù inermi, dei Dudù che non hanno saputo ribellarsi, liberarsi dal guinzaglio, dal ricatto politico che li ha tenuti legati per 20 anni.

Il tutto condidito con la solita satira ben dosata e mirata mentre si immagina Berlusconi “recluso” ad Arcore con la sola compagnia di Francesca Pascale e dell’inseparabile Dudù. “Ma perché non se ne va in montagna con il mitra come un partigiano”, invece di star seduto sul divano ad aspettare i servizi sociali? Intanto manda avanti i suoi falchi a fare proclami. Una domanda che da tempo anche molti italiani si fanno.

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