“C’è un vicepresidente del Senato che ha usato parole terribili e irripetibili nei confronti di un ministro della Repubblica. L’imbarazzo e la vergogna della politica non stanno soltanto in quelle parole ma nel fatto che a tre mesi da quell’episodio lui è ancora vicepresidente del Senato. Abbiamo abbassato troppo l’asticella della tolleranza”. Gianni Cuperlo, candidato alla segreteria del Pd, attacca senza giri di parole Roberto Calderoli, ancora insediato al suo posto dopo aver dato, nel luglio scorso, della scimmia al ministro Kyenge.
Calderoli, a suo modo, si scusò con il ministro: “Solo una battuta simpatica, ho telefonato per scusarmi”, disse. La Kyenge confermò in seguito di aver ricevuto e accettato le scuse: “Il caso non è mai esistito a livello personale, ma il nodo istituzionale resta. Ciascuno deve tener presente sempre la carica che riveste”. Proprio per questo, secondo Cuperlo non si spiega la presenza di Calderoli un gradino poco più in basso rispetto alla seconda carica dello Stato.