“Letta sull’Imu si è inginocchiato al Pdl, con la conseguenza di una manovra non adeguata sul cuneo fiscale e facendo aumentare l’Iva”. Queste le parole dell’ex premier Mario Monti, dimessosi nei giorni scorsi da presidente di Scelta Civica, nel corso di un’intervista alla trasmissione tv “In mezz’ora” su Raitre.
L’ex premier è convinto che senza “un contratto di coalizione chiaro” accadrà in futuro quello che è successo con la legge di stabilità. Conferma tuttavia che “Scelta Civica ha sempre detto che la grande coalizione e questo presidente del Consiglio sono la migliore cosa per il Paese. Io sono perché duri cinque anni, vorrei che fosse il governo del fare come ha fatto all’inizio, poi per il predominare di Pd e Pdl è diventato il governo del disfare alcune riforme fatte in passato”.
Monti chiarisce ulteriormente la sua posizione: “È ridicolo dire che sia Scelta Civica a minacciare la stabilità del governo. Piuttosto e’ minacciata dal Pd che, in questa fase precongressuale, è una variabile indipendente. E dal Pdl che fa continui diktat, tanto che spesso si scrive Letta ma si legge Brunetta”.
L’ex premier illustra la propria analisi della situazione politica: “Tutto è condizionato dalla posizione del senatore Berlusconi. D’altra parte, dopo che varammo la legge Severino, Alfano alla Camera ritirò la fiducia alla politica economica del mio governo”.
Sul problema della decadenza di Berlusconi dal ruolo di senatore afferma: “Io voterò in base alla relazione che la Giunta del Senato farà pervenire in Aula. Per me, la votazione è sull’applicazione di una legge approvata un anno fa e che allora non fu contestata. Non è un giudizio su una persona. Se venisse usata la grazia per Berlusconi,. io non mi scandalizzerei”.
L’ex premier è polemico rivolgendosi alla conduttrice Lucia Annunziata nella parte finale dell’intervista: “In Europa e nel Ppe chi vi parla è considerato colui che ha salvato l’Italia e l’Eurozona. In Italia chi vi parla, perché così vuole coltivare la sua immagine chi non mi ama, è colui che in uno studio televisivo si è trovato tra le braccia, di sorpresa, in maniera poco corretta, ad opera di una sua collega – collega è dire molto – un cagnolino. Oggi c’è un’alta autorità dello Stato che fa spesso riferimento nelle sue sagaci dichiarazioni a che fine avrà fatto il cagnolino di Monti: sarà svanito nel nulla come il centro?. È un vicepresidente del Senato, è il senatore Gasparri, lui si diverte molto con questo”. I riferimenti dell’ex premier sono a Daria Bignardi e alla trasmissione de La7 “Le invasioni barbariche”.
Maurizio Gasparri, tirato in ballo da Monti sulla vicenda del cagnolino Empy, ha dichiarato: “Empy in Senato sarebbe più leale del professore”. Per Renato Brunetta, capogruppo del Pdl alla Camera: “Monti ormai è capace di fare solo battute”.
Argomenti: enrico letta silvio berlusconi