Silvio Berlusconi vede sempre più concreta la prospettiva di andare in galera una volta decaduto. “Me l’aspettavo, vogliono farmi fuori a tutti i costi, mi chiedo dove vogliano arrivare e cosa dovrò aspettarmi ancora… Ormai le procure hanno lanciato la sfida finale contro di me”.
“Resisto anche se ho tutti contro, di certo non scapperò da chi mi vuole far fuori”, va ripetendo il Cavaliere, assicurando che non farà la fine di Craxi, perché mai lascer il Paese in caso di arresto. Silvio Berlusconi si sente sempre più accerchiato e vede ridotte al lumicino le possibilità di sopravvivere al fuoco di fila dei pm.
Il rinvio a giudizio per il caso De Gregorio, avrebbe confidato il Cavaliere ai suoi, né è la prova. «Non c’è nessun governo di larghe intese che tenga, sono stato sempre responsabile e leale con tutti, e mi ripagano così» si sarebbe sfogato.
Berlusconi non si sente al sicuro, si vede già in galera una volta dichiarato decaduto. Ce l’ha con tutti coloro che lo circondano, con il partito, lacerato dalla guerra interna. Vede che tutti lo considerano ormai finito e prossimo a lasciare la scena politico.
I legali dell’ex premier si aspettavano questa ulteriore tegola giudiziaria, ma preoccupa l’accoglimento della richiesta di patteggiamento a 20 mesi di Sergio De Gregorio, che vale come prova. Il Pdl va su tutte le furie e gli avvocati Niccolò Ghedini e Michele Cerabona parlano di “decisione davvero straordinaria, visto che solo pochi mesi or sono, lo stesso ufficio gip, con diverso giudice, aveva stabilito la improcedibilità del richiesto giudizio immediato rilevando insussistente l’ipotesi corruttiva. Oggi, invece, sugli stessi elementi viene fissato il giudizio”.
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