Alfano contro i falchi: esordio con gli insulti
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Alfano contro i falchi: esordio con gli insulti

L'ex delfino di Berlusconi definisce Forza Italia il partito della rabbia. La replica dei fedelissimi: voi attaccati alle poltrone.

Alfano contro i falchi: esordio con gli insulti
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18 Novembre 2013 - 22.13


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Forza Italia oggi è il “partito della rabbia”. Parola dell’ex segretario del Pdl Angelino Alfano, ospite di “Porta a Porta”. Il partito di Silvio Berlusconi, ha aggiunto il vicepremier, è in mano a “una comitiva ormai determinante nelle scelte, che porta la linea politica verso continui radicalismi ed estremismi in cui non si riconoscono tanti di noi”.

Per Alfano, Forza Italia oggi è un partito pieno di “rammarico, estremista, nostalgico; noi invece guardiamo al futuro”. Parole che hanno scatenato una reazione a catena tra i falchi rimasti vicini all’ex premier.

Biancofiore: Alfano sputa nel piatto dove ha mangiato – “Un colpevole , notoriamente, è difficile che si senta mai colpevole specie quando è colto da sovraesposizione mediatica. Alfano dice di non sentirsi un traditore e ci mancherebbe che dicesse anche il contrario. Peccato che abituato troppo all’aria chiusa dei palazzi del potere e dei salotti che contano, non vede che non siamo noi a dirlo ma gli italiani a crederlo”. Queste le parole di Micaela Biancofiore di Forza Italia.

“Sorpresa anche quelli di sinistra e persino i dipietristi. Si affacci un attimo nella rete che gli piace tanto, non quella personale,belante e autoreferenziale e forse aprirà gli occhi e gli si spegnerà il sorriso sprezzante e supponente dal volto. Purtroppo Alfano, come direbbe il buon padre di famiglia, quando parla di Forza Italia e di quegli estremisti con i quali si è accompagnato compiacente per anni , risulta con chiarezza il più fulgido esempio di ingrato che sputa nel piatto nel quale ha mangiato per una vita”, ha concluso.

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Repetti: è un linguaggio non adatto a un vicepremier – E Manuela Repetti ha aggiunto: “Descrivere Forza Italia come il partito della rabbia e dell’estremismo è un linguaggio che rischia di suscitare aspre e pericolose tensioni. Un linguaggio non consono a chi riveste un’alta carica istituzionale”.

Brunetta: non provarci Alfano, non te lo consentiremo – Il fedelissimo Renato Brunetta si scaglia contro l’ex delfino di Berlusconi: “Partito della rabbia? Giusto siamo il partito della grande maggioranza degli italiani arrabbiati contro il Partito delle tasse, arrabbiati contro il Partito democratico che vuole eliminare dalla scena politica, senza se e senza ma, Silvio Berlusconi dichiarandone la decadenza contro il diritto. Ma siamo arrabbiati anche con il Partito di Alfano che è disponibilissimo a collaborare senza se e senza ma con chi uccide politicamente quello per cui dicono di preoccuparsi tanto”.

“Quanto al Partito degli estremisti, si guardi intorno. E osservi bene chi adesso lo elogia per aver mollato Berlusconi. Il partito estremista è quello dei rottamatori, il partito di coloro che vogliono portare lo scalpo di Berlusconi e della Cancellieri al loro congresso”, aggiunge. “Angelino Algano forse dovrebbe smetterla con questo suo gioco stucchevole: lui l’uomo di governo, gli altri gli estremisti. Troppo facile, banale e strumentale. Ricordi che se lui è lì lo è in base ad un patto tra gli elettori e Silvio Berlusconi. Forza Italia è il partito di Silvio Berlusconi. Il partito di Alfano assomiglia molto al partito di Letta, al partito di Monti, al partito di chi Berlusconi ha sempre combattuto. Ce ne dispiace, ci addolora. Ma Angelino non provarci piu’ con queste tue parole, non te lo consentirò, non te lo consentiremo. Siamo l’Italia migliore”, ha concluso.

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Bernini: siete solo attaccati alle poltrone – “Ringraziamo Angelino Alfano per l’etichetta che ci affibbia. Ha ragione: Forza Italia risponde alla rabbia degli italiani che non ne possono più di tasse e immobilismo da parte di chi li governa. Quello di Alfano invece è il partito delle poltrone e del patto con la sinistra. Ndc, cioè Nulla di così datato. Gli è bastato un giorno per dismettere la veste dell’unita e indossare l’armatura di chi vuole la guerra. Ieri parlava di alleanza, oggi ci attacca. La rabbia è tutta sua”. Lo ha dichiarato in una nota Anna Maria Bernini, senatrice Forza Italia.

Gelmini: è una grave offesa a Berlusconi – “Accusare Forza Italia di essere il partito della rabbia è un’offesa grave e gratuita al Presidente Berlusconi ancor più incomprensibile atteso che Alfano ha lavorato gomito a gomito con Berlusconi per anni essendone ampiamente ricompensato e pertanto ben sa come la rabbia sia un sentimento che non appartiene al Presidente”. Così Maria Stella Gelmini che si aggiunge ai suoi colleghi di partito.

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“Per quanto Alfano ci abbia abituato a grandi giravolte e forti contraddizioni fra le parole e i comportamenti è davvero non credibile da un lato sostenere di avere amicizia e stima per Berlusconi e dall’altro denigrare la sua creatura nel tentativo mal riuscito di sottrarre consensi alimentando l’accusa di estremismo e la paura”, ha concluso.

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