Segretario Pd, parte l'ultima sfida
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Segretario Pd, parte l'ultima sfida

La convenzione del Pd conferma che il sindaco di Firenze parte in vantaggio dolo il voto dei circoli. Civati indietro e Pittella è fuori. Il sì alla decadenza di Berlusconi.

Segretario Pd, parte l'ultima sfida
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24 Novembre 2013 - 11.26


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Matteo Renzi, Gianni Cuperlo e Pippo Civati sono i candidati alla segreteria nazionale e ammessi alle primarie dell’8 dicembre. Lo ha annunciato alla convenzione del Pd, all’hotel Ergife di Roma, Davide Zoggia, responsabile organizzazione del partito, sulla base dei risultati delle 7200 riunioni di circolo in Italia e 89 all’estero, cui hanno partecipato 296mila cittadini pari al 55% degli iscritti, con 285mila i voti validi.

Gianni Pittella è fuori dalla competizione, ma ha affermato che sosterrà il sindaco di Firenze. Questi i risultati certificati: Matteo Renzi, 133.892 voti pari al 45,34%; Gianni Cuperlo, 116.454 voti pari al 39,44% Pippo Civati, 27.841 voti pari al 9,43%; Gianni Pittella, 17.117 voti pari al 5,8 per cento.

Oggi parte ufficialmente la sfida tra i candidati alla segreteria, che presenteranno davanti alla platea della Convenzione nazionale le loro proposte programmatiche. L’appuntamento, che ha lo slogan “L’otto dicembre io voto perché”, si apre con l’inno di Mameli e un intervento di Angela Corda, giovane segretario del Pd di Olbia, provincia duramente colpita nei giorni scorsi dall’alluvione. Sul palco, il segretario Guglielmo Epifani con Valeria Fedeli, Davide Zoggia e Ivan Scalfarotto. Il segretario in platea incrocia i candidati: con Renzi un abbraccio e una stretta di mano.

“Buongiorno”: è l’unica parola che Matteo Renzi ha pronunciato giungendo alla convention del Pd. Il sindaco di Firenze, arrivato a piedi all’albergo romano che ospita la kermesse, ha dribblato di buon passo i cronisti che lo attendevano, fermandosi solo a salutare con cordialità poliziotti e carabinieri ed i volontari.

Epifani, il 27 novembre si vota per la decadenza – “Il 27 ci vedrà impegnati al Senato ad approvare, secondo sentenza e secondo leggi, una scelta in favore della decadenza di Berlusconi”. Così Guglielmo Epifani, alla Convenzione nazionale del Pd, conferma la posizione del suo partito in favore della decadenza.

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Silvio Berlusconi ha fatto un “ragionamento del tutto incomprensibile sugli interventi di grazia del presidente Repubblica”, sottolinea Guglielmo Epifani, che definisce le dichiarazioni di Berlusconi “da una parte sgangherate, dall’altra irricevibili”.

“Sono contento per tutto quello che il partito ha fatto finora. I congressi provinciali sono andati molto bene. Spero che in questi quindici giorni i candidati possano esprimere al massimo le loro proposte programmatiche”. Così il segretario del Pd Guglielmo Epifani al suo arrivo alla Convenzione nazionale del partito.

“Stiamo attenti alle tensioni sociali che stanno rialzando la testa”: Lo dice il segretario del Pd, Guglielmo Epifani, alla convention del partito ricordando gli attacchi nelle sedi del partito dei giorni scorsi. “Quegli attacchi – rileva – vanno condannati nel modo più fermo esprimendo solidarietà a chi gli ha subiti”. Ma Epifani indica “come un segnale da seguire con grande attenzione” anche la vertenza di Genova. “Ancora una volta – conclude – i sindaci sono stati presidei insostituibili per governare le tensioni sociali.

Cuperlo: “Non siamo il volto buono della destra” – “Nessuno tra noi, ma davvero nessuno può immaginare di cavarsela da solo senza questa umanità” di militanti. “Mentre quell’umanità da sempre ha forza e passione per affrontare il mondo anche senza il migliore di noi. Per questo non è una buona idea annunciare che di loro si può fare a meno. Perché è più facile il contrario”. Così il candidato alla segreteria Pd Gianni Cuperlo. “Se a un partito togli gli iscritti è come levare le gambe al tavolo. Non è più un partito. E nasce un’altra cosa, che non per forza sarà migliore”.

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Renzi: “L’Italia non è rassegnata alla tecnocrazia e al governo dei burocrati” – La grande partecipazione al congresso del Pd dimostra che “l’Italia non si rassegna alla tecnocrazia e al governo dei burocrati”. Lo ha detto Matteo Renzi alla convenzione del Pd.

Civati: “A prossima convenzione voglio anche Sel” – “Fatta la legge elettorale, si può tornare al voto”
“La prossima volta alla Convenzione del Pd voglio che ci sia pure Sel”. Queste le parole di Pippo Civati in un passaggio del suo intervento. Civati è poi tornato sulla vicenda Cancellieri. “Non è stata una bella settimana, e chiedo scusa. Ma in un partito come il nostro l’identità deve avere un sinonimo, la coerenza. Il dire ed il fare per noi devono essere la stessa cosa”, ha concluso.

“A Renzi e Cuperlo io dico che ora bisogna passare all’azione. Che fatta la legge elettorale, si può tornare al voto. Di la’ sono spaccati, noi siamo invincibili. E non per votare le persone, ma per fare le cose”. Lo dice Pippo Civati alla convenzione del Pd.

“Il mio non è un disagio contro Letta ed il suo governo ma nei confronti delle larghe intese. Ritengo che sia uno schema troppo impegnativo per un partito di alternativa come il nostro”, ha detto il candidato alla segreteria del Pd.

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Pittella: “Renzi metta il Sud a centro agenda” – Si toglie un sassolino dalla scarpa Gianni Pittella. “Ho smentito le previsioni di quanti, a cominciare dai giornalisti, mi davano all’1-2 per cento. Ho preso quasi il 6% che non è poca cosa”, ha detto nel suo intervento alla convenzione.

“Noi siamo il partito più democratico dovremmo essere anche quello meno burocratico”, ha spiegato, e “c’è il filone socialista che non va dimentica mai, un filone importante che ci collega all’esperienza del socialismo europeo”.

Pittella ha attaccato poi sulle legge di stabilità. “C’è la proposta di una legge di stabilità che è una camomilla se dobbiamo stare nel paletto del 3%. Deve essere una battaglia del Pd in Europa lo scomputo dal patto di stabilità degli investimenti, solo così riprende la crescita”, ha avvertito. Pittella ha poi chiarito i termini del suo appoggio a Matteo Renzi, annunciato ieri. “Renzi metta come centrale il Mezzogiorno nell’agenda politica o non è votabile”, ha avvisato.

Letta: “il Pd animi il cambiamento del Paese” – “Più volte mi avete sentito ripetere che dalla crisi si esce solo insieme, riscoprendo le ragioni di una missione che abbia l’ambizione di costruire il futuro di questo Paese. Il Pd può e deve essere, l’anima di questa missione”. Così Enrico Letta in un messaggio inviato in occasione del congresso del Pd. “Spero che le primarie siano una straordinaria prova di partecipazione: una risposta a chi fa leva sulle paure dei cittadini e sul populismo”.


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