Dentro al Parlamento Forza Italia non rinuncia a dare battaglia. Con una nota ufficiale i vertici del partito chiedono di essere ricevuti da Napolitano al Quirinale per esaminare “il delicato momento”.
I figli di Berlusconi sono amareggiati come e più di lui. “Mio padre – dice Marina – decade da senatore, ma non sarà certo il voto di oggi a intaccare la sua leadership e il suo impegno. Questo Paese e questa democrazia devono vergognarsi per quello che mio padre sta subendo”. Le fa eco Pier Silvio: “Provo un forte senso di ingiustizia. Spero che abusi del genere non vengano più messi in pratica contro nessun parlamentare”.
Anche Barbara commenta la decisione con durezza. “Con la violenta estromissione di mio padre dal Parlamento, avvenuta attraverso norme incostituzionali e palesi violazioni regolamentari, gli avversari politici si illudono di avere la strada spianata verso il potere. È una operazione politica che si ritorcerà contro chi l’ha messa in atto, nel momento in cui gli italiani torneranno a pronunciarsi con il loro libero voto”.
Il Pd respinge l’accusa che sta dietro ogni dichiarazione di Berlusconi e dei suoi: quella di averlo estromesso dal Senato per liberarsi di un avversario politico.
Argomenti: silvio berlusconi