Candidatura all'estero? Berlusconi è tentato
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Candidatura all'estero? Berlusconi è tentato

In primavera di saranno le Europee e il Cavaliere è tentato di aggirare la legge Severino presentandosi all'estero. C'è un precedente: Giulietto Chiesa eletto in Lettonia.

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29 Novembre 2013 - 16.49


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Silvio Berlusconi non è più senatore della Reubblica dopo il voto sulla decadenza e già si figurano per lui nuovi scenari politici. Ebbene sì, l’ex premier non molla la presa e non rinuncia alla sua carriera politica. Il Cavaliere adesso si concentra sulle elezioni europee di fine maggio. Secondo alcune voci di corridoio, già circolate tempo fa, l’entourage di Forza Italia starebbe valutando l’ipotesi che Berlusconi si candidi non in Italia (perché la legge Severino glielo vieta per i prossimi 6 anni) ma in un altro paese dell’Unione Europea.

L’ipotesi è palusibile e rafforzata anche da dei precedenti. Per esempio, nel 2009, il giornalista Giulietto Chiesa sorprese tutti proponendosi in Lettonia. Se ne seguisse le orme, Berlusconi dovrebbe spostare la residenza nel Paese prescelto: circostanza problematica, alla luce della condanna di un anno da scontare. Per quanto riguarda il Cavaliere, la condizione indispensabile, tuttavia, è che la legge locale non vieti la candidatura a chi ha conti aperti con la giustizia.

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Pensiamo all’eventualità, neanche tanto remota, che la candidatura andasse in porto: se addirittura riuscisse a farsi eleggere nel Parlamento europeo, Silvio ritroverebbe un palcoscenico politico e, soprattutto, l’immunità perduta in Italia dopo la decadenza e le sentenze di condanna.

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