Renzi contro tutti: bloccheremo la porcata delle slot
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Renzi contro tutti: bloccheremo la porcata delle slot

Contro l'emendamento approvato al Senato. Il neosegretario: «È stata votata una cosa inaccettabile».

Renzi contro tutti: bloccheremo la porcata delle slot
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19 Dicembre 2013 - 21.00


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Il Pd “bloccherà” la porcata sulle slot e l’ingiustizia sul finanziamento dei partiti come previsto dal decreto del governo”. Sono queste le parole del neo segretario del Pd Matteo Renzi, la “porcata sulle slot” è l’emendamento al decreto salva-Roma sul gioco d’azzardo.

Il testo, infatti, approvato al Senato, prevede che lo Stato decurti i trasferimenti agli enti locali che hanno adottato dei regolamenti per ridurre la diffusione di slot machine e simili, nel caso in cui queste disposizioni diminuiscano il gettito erariale o generino contenziosi.

“È pazzesco, allucinante”, ha sottolineato il segretario del Pd. “Ho chiamato Lorenzo Guerini, coordinatore della segreteria che ha già parlato con Roberto Speranza e stanno cercando tecnicamente una soluzione. O un ordine del giorno o altro in quanto è stata votata una cosa inaccettabile”.”Non posso spiegarlo è inspiegabile. Ho chiesto al Pd di rimediare”. Così Renzi, su twitter, replica ad un follower che gli chiede di spiegare il fatto che ieri i senatori Pd hanno votato a favore di un emendamento sui Comuni o Regioni che emanano norme restrittive contro il gioco d’azzardo nel caso in cui diminuiscano le entrate dell’erario.

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Ridotti i trasferimenti ai Comuni che vietano le slot – L’emendamento prevede la riduzione dei trasferimenti a favore delle regioni e degli enti locali qualora siano approvate norme in materia di gioco che determinino minori entrate erariali o maggiori spese statali. La riduzione quindi sarà corrispondente all’entità delle minori entrate o delle maggiori spese.

Odg Pd, concertazione governo-Comuni su gioco azzardo – Intanto i senatori del Pd hanno presentato un ordine del giorno al dl Salva Roma sulla questione del gioco d’azzardo. In particolare, si chiede al governo di attivare «in via preventiva all’attuazione della legge, una concertazione con comuni e regioni» per fare il punto su competenze e rischi del gioco d’azzardo e per concordare «le eventuali modifiche da apportare in sede legislativa, al fine di evitare la collocazione di sale gioco in prossimità di luoghi sensibili e di rimuoverle, qualora così collocate».

Maroni: la lobby delle slot ha colpito ancora – Contro l’emendamento ha tuonato la Lega. «Che vergogna! La potente e ricchissima lobby delle slot e del gioco d’azzardo ha colpito ancora. Ostacoli le slot machines nel tuo territorio? Lo Stato ti taglia i trasferimenti di denaro» scrive, sul suo profilo Facebook, il presidente della Lombardia, Roberto Maroni. «La bastonata ai sindaci e alle regioni che lottano contro il gioco d’azzardo – denuncia Maroni – arriva in Senato con l’emendamento presentato dal Nuovo Centrodestra al decreto “Salva Roma” e approvato con i voti di 140 senatori di Partito Democratico, Scelta Civica e Nuovo Centrodestra».

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Chiavaroli (Ncd): nessun intento punitivo – Frena l’autrice del contestato emendamento, Federica Chiavaroli (Ncd): «Il mio emendamento non voleva avere nessun intento punitivo nei confronti degli enti locali che adottano misure restrittive nei confronti del gioco d’azzardo. Voleva solo essere un’indicazione circa la necessità di convocare un tavolo tra governo e comuni per capire come vadano ripartite le competenze. Obiettivo: evitare che si ingenerino contenziosi che rischiano di essere numerosi a carico dello Stato».

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