Beppe Grillo ha lanciato una consultazione online tra gli iscritti del Movimento 5 Stelle per decidere come dovranno votare i senatori sull’abrogaizone del reato di clandestinità e alcuni grillini protestano. Dopo Francesco Campanella, un altro senatore M5s si ribella ai vertici del M5s. Si tratta di Lorenzo Battista, che su Fb scrive: «penso sia giunto il momento di dire basta a questa gestione del blog/portale/sistema operativo (chiamatelo come vi piace)».
Sull’abolizione del reato di clandestinità, che oggi verrà votato sul blog consentendo agli attivisti di dettare la linea ai senatori, «invito caldamente l’autore di questo ennesimo condizionamento esterno – scrive pertanto Battista – a rivedere insieme al gruppo parlamentare il modus operandi o lasciare a una rappresentanza più democratica e partecipativa la gestione dello strumento informatico/informativo del M5s».
In un post su Fb il senatore Francesco Campanella, una tra le voci più critiche del Movimento, che parla del blog come «arma» e invita a togliere «la pistola a Casaleggio». La «vicenda del reato di clandestinità – polemizza il senatore sicilano – è stata gestita dal blog in modo discutibile. Non è così che va gestita la democrazia diretta. La vita delle persone non è un videogioco nè una battuta da condividere sui social media. Il blog gestito così diventa un’arma nelle mani di qualcuno che si è convinto di poter gestire più di 150 parlamentari con strategie di organizzazione di rete aziendale. Togliamo quella pistola a Casaleggio! Il M5s è un fenomeno troppo serio per essere gestito in questo modo!».
Non solo. Battista rivela che era stato chiesto di postare preventivamente sul blog un altro testo, «cosa ovviamente non accaduta perché qualcuno non avrà preferito un voto di pancia?», polemizza. «Ho sempre sostenuto che bisognava partire con richiedere dei sondaggi per delle tematiche ancora inesplorate dal Movimento – spiega Battista – anziché creare un commentario alle proposte di legge dei parlamentari M5s. Non si può avere una finestra temporale così ristretta e tanto meno un preavviso a apertura votazione in corso!».
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