Il senatore di Scelta Civica, Giorgio Stracquadanio è morto a Milano all’età di 55 anni, nell’ospedale in cui era ricoverato per un tumore ai polmoni. Fu uno dei più grandi difensori di Berlusconi, balzando spesso sui titoli dei giornali per dichiarazioni sui generis come gli attacchi a Fini e a L’Aquila, l’aumento dei salari per i politici, e le parole su Vendola, che non poteva andare al governo perché gay.
La notizia della sua morte ha iniziato a circolare su Twitter. E sempre sul social network sono arrivati i primi messaggi di amici e colleghi. Come Roberto Formigoni che ha scritto: «È morto Giorgio Stracquadanio,uomo vivacissimo, ex-parlamentare Pdl. Con lui son stato d’accordo molte volte,altrettante ho litigato. RIP».
Renato Brunetta, presidente dei deputati di Forza Italia, esprime «grande dolore per la scomparsa dell’amico Giorgio Stracquadanio», morto oggi a 54 anni. Brunetta lo ricorda come «politico appassionato e uomo dalla rara intelligenza e sensibilità. Alla moglie Tina e a tutti i familiari – conclude Brunetta – la mie più sentite condoglianze».