Cappellacci show oggi a “Un Giorno da Pecora” su Radio 2. Il candidato per il centrodestra alle elezioni regionali del 16 febbraio, è stato ospite del programma di Radio2. “Alle elementari mi chiamavano Ugo tutto sugo”, ha esordito Cappellacci.
Visto che suo nonno è stato sindaco di Iglesias – hanno scherzato i conduttori -, ci può cantare qualche pezzo di Julio Iglesias? “Si, se mi lasci non vale”. La dedicherebbe a Michela Murgia? “No, alla Murgia dedicherei qualcos’altro”. Quale? “Visto che secondo me lei è la Costa Concordia della politica, considerata anche la sua stazza, gli dedico Finché la Barca Va”.
Poi Cappellacci ha estratto da una busta del pecorino sardo e del vino da ‘degustare’ in diretta. “Visto che siamo ad un giorno da pecora”, ha spiegato Cappellacci, “non poteva mancare il nostro pecorino, ovviamente insieme ad una bottiglia di vino Cannonau”. Dopo lo spuntino enogastronomico sardo, Cappellacci si è dovuto sottoporre al test di ‘sarditudine’, che Sabelli Fioretti e Lauro avevano fatto anche, qualche giorno fa, a Michela Murgia.
Tornando infine sulla barzelletta raccontata dal leader di Fi alla convention di Cagliari su tal Giancarlo Merda che chiese di cambiare il nome in Ugo Merda, diventata un tormentone sul web, Cappellacci ha ribadito che Berlusconi non ce l’aveva con lui. “Quel signore era così desideroso di chiamarsi Ugo…”, è l’interpretazione di Cappellacci.
“Battute sessiste e sgradevoli sulla Murgia. Cappellacci emula il peggior Berlusconi. Finite le bugie rimangono solo gli insulti”. Così su Twitter il segretario regionale del Pd, Silvio Lai, ha commentato le parole del presidente uscente e candidato al bis.
