Nessuna reticenza nella ricostruzione di ciò che avvenne nel 2011, nella lettera del presidente Giorgio Napolitano. Ne è convinto Fabrizio Cicchitto, Nuovo Centrodestra, secondo cui “in quell’anno drammatico avvenne di tutto”.
Cicchitto ricorda “il forte attacco mediatico e giudiziario alla vita privata di Berlusconi con effetti certo non positivi”, “la destabilizzazione mediatica messa in atto dalla Merkel e da Sarkozy” oltre che “il dissenso fra Berlusconi e Tremonti” e “la fuoriuscita di sette-otto deputati” e la lettera della BCe che registrava il dissenso della Lega sulle pensioni. “In sostanza ci trovammo di fronte ad una lunga e drammatica crisi strisciante che lo stesso Berlusconi con una decisione che gli fa onore, decise di interrompere – continua ancora Cicchitto – .Solo una operazione di destabilizzazione condotta per fini politici attuali può mettere in conto a Napolitano ciò che allora avvenne”.
[GotoHome_Torna alla Home]
Argomenti: silvio berlusconi