Renzi: partiremo da riforme e lavoro
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Renzi: partiremo da riforme e lavoro

Il segretario del Pd è il nuovo presidente del Consiglio. Giorgio Napolitano gli ha affidato l'incarico di formare il nuovo esecutivo. Accetta con riserva.

Matteo Renzi
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17 Febbraio 2014 - 13.59


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Matteo Renzi è salito questa mattina al Colle per ricevere dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, l’incarico a formare il nuovo governo, già confermato dal segretario generale della presidenza della Repubblica, Donato Marra, il quale ha annunciato che il sindaco di Firenze ha accettato l’incarico con riserva, come da formula. Al termine del colloquio, Renzi ha svelato la sua agenda: “A febbraio riforme elettorale e costituzionale, a marzo il Lavoro, ad aprile la Pubblica amministrazione, a maggio il Fisco. Avanti fino al 2018”. Martedì al via le consultazioni.



Già giovedì potrebbe giurare, ma la corsa del leader Pd verso Palazzo Chigi è piena di ostacoli: Angelino Alfano non ha alcuna intenzione di dare per scontato il sostegno di Ncd all’esecutivo e pone una serie di paletti.



Dopo il colloquio con Napolitano, il premier incaricato ha incontrato la presidente della Camera Laura Boldrini e il presidente del Senato Pietro Grasso. Poi ha lasciato Roma, a bordo di un treno, per raggiungere Firenze per le ultime formalità istituzionali da sindaco prima di rientrare nella Capitale lunedì sera.

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Il discorso di Matteo Renzi – “Ho ricevuto l’incarico di provare a formare il nuovo governo, ho accettato con riserva con la responsabilità e il senso dell’importanza della sfida. Ho ringraziato il Presidente della Repubblica. Ci metterò tutta l’energia e tutto l’impegno di cui saremo capaci. Incontrerò nelle prossime ore i presidenti delle Camere, poi a Firenze e da stasera a Roma. Domani inizieranno le consultazioni formali e ufficiali”, ha detto il nuovo premier ai giornalisti raccolti nella sala alla “Vetrata”.



Renzi parla di “allungamento della prospettiva politica della legislatura. La piattaforma prevede entro il mese di febbraio le riforme costituzionali e da marzo la questione del lavoro, ad aprile riforma della Pubblica Amministrazione, maggio sul fisco. Vogliamo lavorare in maniera seria sui contenuti“.



Il nuovo presidente del Consiglio ha poi aggiunto: “C’è urgenza ma un orizzonte di legislatura così ci impone qualche giorno di tempo in più per sciogliere la riserva. L’emergenza più grande è quella del lavoro e dell’occupazione“. E chiude: “Vi auguro buon lavoro“. Era un Renzi particolarmente serio, già con tono “da premier”. Nessun accenno sulla squadra di governo.

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Salvini: pronti a confronto con Renzi – “Se Renzi è interessato a sentire la voce del Nord, prendiamo il treno in seconda classe e ci andiamo. Non ci autoinvitiamo ma ci vado con una delegazione del territorio”. Lo ha detto il segretario della Lega Matteo Salvini parlando a Milano con i giornalisti nella sede di via Bellerio.





L’incontro al Colle – Il segretario del Pd era giunto al Quirinale in lieve anticipo per l’incontro con il presidente della Repubblica. Renzi è alla guida di una Giulietta bianca, con al fianco il capo ufficio stampa del Partito democratico, Filippo Sensi.



Davanti al Quirinale un gruppo di manifestanti di Fratelli d’Italia hannp protestato al grido di: “Elezioni, elezioni”. L’iniziativa, con bandiere tricolore e stendardi del partito, ha preso il via pochi minuti dopo l’ingresso di Matteo Renzi nel palazzo della presidenza della Repubblica per ricevere l’incarico. Tra i cartelli esibiti, anche una citazione dello stesso Renzi: “Non sarò mai presidente del Consiglio senza essere eletto”. I manifestanti sventolano tessere elettorali.

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