Prima scivolata per il governo Renzi, ad appena un giorno dal giuramento dei suoi ministri e a poche ore dal voto di fiducia che il presidente del Consiglio chiederà, nel pomeriggio, al Senato. Sono bastate le parole di Graziano Delrio alla trasmissione di Lucia Annunziata, “In mezz’ora” per scatenare il putiferio: l’ex ministro ha ventilato la possibilità di una tassazione sui buoni ordinari del Tesoro. Ipotesi subito smentita da una nota ufficiale di Palazzo Chigi nella quale si comunicava che non c’erano nuove tasse all’orizzonte. Smentendo, di fatto, quello che il numero due del Governo aveva appena pubblicamente dichiarato.
Lupi: così si parte col piede sbagliato – Che le idee siano poche ma confuse lo conferma anche il ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, che al Corriere della Sera ha detto: “Evitiamo di partire con il piede sbagliato: annunciare che potremmo tassare i Bot è un errore sia di metodo che di merito”. Una critica al compagno di governo accompagnata dall’annuncio del no di Ncd ad aumenti fiscali e dall’avvertimento che “i patti si rispettano, e siamo sicuri che Renzi lo farà”. Lupi ha sottolineato che questo non è un governo monocolore, un governo del Pd e perciò “gli accordi si prendono insieme in Consiglio dei ministri, si discute e si decide insieme. E noi non siamo disponibili ad aumenti delle imposte”.
Brunetta: un raggiro per gli italiani – Dall’altra parte della barricata, sul fronte opposizione, arriva immediata la replica per bocca di Renato Brunetta. L’esponente di Forza Italia, durante la telefonata a MattinoCinque, ha detto che “la proposta del sottosegretario Delrio di tassare i Bot è una partita di raggiro degli italiani perchè aumentando le tasse si dovrebbero aumentare anche i rendimenti”. Per il capogruppo alla Camera di Fi, “la proposta è stata un segno di inesperienza, visto che è stata avanzata prima ancora che il premier Renzi si rechi alle Camere. È un errore comunque spaventare così i cittadini”.
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Argomenti: matteo renzi