Renzi ottiene la fiducia in Senato: 169 sì, 139 no
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Renzi ottiene la fiducia in Senato: 169 sì, 139 no

Oggi il voto alla Camera. Questa mattina presto il nuovo tweet del premier che annuncia: poi si inizia a lavorare sul serio. Ieri sera la telefonata di Barack Obama.

Renzi ottiene la fiducia in Senato: 169 sì, 139 no
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25 Febbraio 2014 - 07.53


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Quattro voti in meno del governo di Enrico Letta. Il governo Renzi incassa la sua prima fiducia, a tarda notte, con 169 voti a favore e 139 contrari. Un voto-maratona durato quasi undici ore, a causa di uno slittamento dei lavori a Palazzo Madama, è iniziato dopo la replica del presidente del Consiglio e le successive dichiarazioni di voto. Nel pomeriggio il discorso, a braccio, del segretario Pd che ha annunciato una svolta riformista e scelte coraggiose ma anche la sua volontà di chiudere quella Camera a cui stava chiedendo il voto di fiducia.



Un timido applauso della maggioranza ha salutato la proclamazione dell’ok alla fiducia. In Aula, al momento della proclamazione, per il Governo erano presenti solo i ministri Roberta Pinotti e Maria Elena Boschi, ed il sottosegretario Graziano Delrio. In aula non c’era il presidente del Consiglio, Matteo Renzi.



Tre senatori a vita assenti. Rubbia e Monti votano sì – I Senatori a vita Carlo Azeglio Ciampi, Laura Cattaneo e Renzo Piano non hanno partecipato alla seduta del Senato che ha votato la fiducia al governo Renzi. Erano invece presenti ed hanno votato sì gli altri due senatori a vita, Mario Monti e Carlo Rubbia.



M5s: domani le prime due mozioni di sfiducia – Intanto il Movimento 5 Stelle, che ha votato contro la fiducia, annuncia già per mercoledì due mozioni di sfiducia contro i ministri Guidi e Poletti. Secondo il capogruppo del Movimento la Senato, Vincenzo Santangelo, la titolare dello Sviluppo economico si trova “in un indegno e gigantesco conflitto di interessi” perché si tratta di “una pedina di Berlusconi” che peraltro Renzi “ha piazzato in un ministero che controlla il dicastero delle Comunicazioni” mentre il ministro del Lavoro è “legato alle coop rosse”.



Il primo tweet – Questa mattina presto, il primo tweet del sindaco di Firenze. “Ok il Senato, adesso la Camera. Poi si inizia a lavorare sul serio.Domani scuole, lavoratori,imprenditori,sindaci a Treviso. #lavoltabuona” ha ‘cinguettato’ Matteo Renzi, che questa mattina sarà a Montecitorio per il secondo passaggio istituzionale.

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Obama – Sempre ieri, la seconda telefonata tra il premier e il presidente degli Stati Uniti. Barack Obama, ha fatto sapere una nota di Palazzo Chigi, “ha formulato i migliori auguri di successo al nuovo governo” e “ha manifestato il proprio apprezzamento per l’agenda di riforme del presidente Renzi, sottolineando in particolare l’obiettivo comune di promuovere la crescita e la creazione di posti di lavoro”.








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