“Sono stati usati due pesi e due misure”. E’ critica la posizione di Rosy Bindi, presidente dell’Antimafia, sul caso – caldissimo – dei sottosegretari scelti tra personalità politiche coinvolte in vicende giudiziarie.
“Ho chiesto al mio partito di fare una riflessione” ha detto Bindi ai giornalisti, in occasione di una visita a Palermo, “per alcuni reati c’è chi non è stato candidato e chi siede al governo” ha aggiunto, precisando che si intende “fare appello al senso di responsabilità delle forze politiche e delle persone”. Nel mirino, dopo le dimissioni di Antonio Gentile, Francesca Barracciu e Umberto Del Basso De Caro, ma anche il ministro Maurizio Lupi, indagato dalla Procura di Tempio Pausania per abuso in atti d’ufficio.
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