Grillo: Renzi come Mussolini, dittatura benedetta dal Colle
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Grillo: Renzi come Mussolini, dittatura benedetta dal Colle

Il leader M5S torna ad attaccare il presidente del Consiglio. E lo fa con un post in cui arriva a paragonarlo al duce fascista: ci aspetta un nuovo ventennio.

Grillo: Renzi come Mussolini, dittatura benedetta dal Colle
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13 Marzo 2014 - 17.19


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Il leader M5S torna ad attaccare Matteo Renzi. E lo fa con un post pesante, in cui arriva a paragonare l’attuale presidente del Consiglio a Benito Mussolini. Una “dittatura democratica” attuata “con la benedizione silente del Colle”.

Qui il testo integrale del post pubblicato sul blog di Beppe Grillo:

“Italia 2015 – 2035. Ci aspetta un nuovo ventennio dopo quello mussoliniano. Una dittatura democratica ispirata da Gelli e prima ancora da Cefis, che puzza di P2 e di logge massoniche coperte, che viene attuata sotto i nostri occhi e con la benedizione silente del Colle. E’ una lunga marcia iniziata con l’esproprio dei diritti costituzionali dei cittadini, con la continua delegittimazione di fatto della Costituzione. Passo dopo passo. Il Parlamento è stato ridotto con l’abuso dei decreti legge, che dovrebbero avere solo carattere di urgenza, a uno studio notarile che approva le leggi fatte dal Governo. E’ stato introdotto il Porcellum dichiarato incostituzionale che ha alterato il voto dei cittadini con l’abnorme premio di maggioranza e consegnato i parlamentari all’obbedienza cieca e assoluta a chi li ha nominati. I partiti hanno delle claque, non dei parlamentari, dei pigiatasti a comando. Dei servi in sostanza. Dopo la decadenza del Porcellum, rimasto in vita per anni grazie alle Sporche Intese, i partiti si sono riorganizzati.

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Primo obiettivo: mettere fuori gioco il MoVimento 5 Stelle, impedirgli di vincere le elezioni.

Secondo obiettvo: trasformare per sempre il Parlamento in un docile strumento che non interferisca nell’approvazione di ogni decreto vergogna come fu per il Lodo Alfano.

Il massone Verdini, il Grande Elettore di Renzie in Toscana che gli contrappose l’ex portiere del Milan Galli alle elezioni comunali di Firenze, Berlusconi e Renzie stanno imponendo al Paese, sotto lo sguardo compiacente di Napolitano, una legge elettorale che nell’ordine abolirà il Senato eliminando una istituzione di controllo, premierà le coalizioni, eliminerà ogni rappresentanza minore a meno che non entri in coalizione, introdurrà ancora i nominati (in futuro solo renziani e berlusconiani) alla Camera e darà un enorme premio di maggioranza a chi vincerà al balottaggio tra i due primi gruppi politici. Peggio del Porcellum. Nel frattempo Renzie invece di governare, ammesso che ne sia capace, sta facendo campagna elettorale permanente per le europee. Vinceremo noi, comunque.

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