Richiesta d’arresto per il deputato del Pd Francantonio Genovese. L’ex sindaco di Messina, e segretario regionale siciliano del partito di Matteo Renzi, è coinvolto nell’inchiesta per un presunto giro di truffe legate ai corsi di formazione professionale nell’isola. Il provvedimento, firmato dal gip di Messina, è per ora sospeso ed è stato notificato alla Camera che dovrà far partire l’iter per l’autorizzazione a procedere.
Tre suoi collaboratori e un commercialista sono già agli arresti domiciliari. Gli arresti sono stati eseguiti dalla Squadra Mobile di Messina e dalla Guardia di finanza. Sono l’ex sindaco di San Piero Patti (Messina) Salvatore La Macchia, Roberto Giunta, Domenico Fazio e il commercialista Stefano Galletti: i primi tre sono collaboratori della segretaria politica di Francantonio Genovese. Giunta e Fazio sono anche collaboratori del deputato regionale del Pd Franco Rinaldi, cognato di Genovese, e anche lui indagato.
Le accuse sono di associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio, al peculato e alla truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche destinate al finanziamento di progetti formativi tenuti da numerosi centri di formazione professionale.
Le indagini hanno accertato che i soggetti indagati, attraverso gli Enti di formazione e società appositamente create – grazie a prezzi gonfiati per l’acquisto di beni e servizi o, addirittura, a prestazioni totalmente simulate – avrebbero sottratto a loro vantaggio i fondi assegnati per lo svolgimento dei corsi di formazione. Per l’accusa, almeno 6 milioni di euro di risorse pubbliche. La gran parte degli indagati sono risultati tra loro legati da vincoli di parentela e di fiducia. Già la scorsa estate, chiudendo la prima tranche dell’inchiesta, la Procura di Messina aveva arrestato la moglie e la cognata.
La replica – “Per comprensibili ragioni di opportunità, non disgiunte dall’alto senso di rispetto che ho sempre avuto nei confronti delle Istituzioni, dei colleghi di partito e dei parlamentari tutti, anticipo la mia determinazione ad autosospendermi dal Partito Democratico e dal Gruppo parlamentare” ha fatto sapere in una nota Francantonio Genovese. “Mi preme chiarire che, al momento, ho avuto contezza solo dei capi di imputazione e non delle ragioni a sostegno delle accuse mossemi” si legge ancora nella nota di Genovese, che assicura di “poter fornire ogni chiarimento utile ad escludere la sussistenza degli addebiti che mi vengono contestati. Ciò farò, con serenità, in ogni sede, non esclusa quella parlamentare”.
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