Fabrizio Barca apre a Matteo Renzi e chiede di aspettare prima di dare un giudizio sull’operato del suo governo. “Per giudicare qualunque governo non bisogna avere fretta. Ci vogliono almeno sei mesi, di meno è ridicolo” ha detto l’ex ministro in un’intervista alla Stampa. E dà al premier il merito di “aver rivendicato il primato della politica sulle scelte”.
Sulla polemica che agita l’esecutivo – i prepensionamenti nella Pubblica Amministrazione che dividono i ministri Madia e Giannini – Barca afferma che “la Madia ha colto nel segno” perché “non si tratta di tagliare posti nella P.A., che peraltro in molti casi sono necessari, ma di migliorarli e favorire un graduale rinnovamento con giovani ben selezionati e affiancati da dipendenti esperti qualificati”.
L’ex ministro ha anche sostenuto la flessibilità nel campo del lavoro, “un valore se serve a tutte le parti”, e accusato i sindacati, incapaci di innovare. “Le organizzazioni sindacali nate con il compito essenziale di tutelare i lavoratori dai bassi salari e dalla precarizzazione, sono state distratte da questo compito che avrebbe aiutato le imprese a cercare la competitività nell’innovazione. Per questo i partiti socialisti europei propongono misure che riducano la concorrenza al ribasso dei salari e della qualità di vita tra Paesi, come ad esempio il salario minimo che ridurrebbe la concorrenza al ribasso da parte dei Paesi più poveri”.
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Argomenti: matteo renzi