Italicum, Berlusconi: non mi rimangio la parola
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Italicum, Berlusconi: non mi rimangio la parola

Dopo il botta e risposta di ieri tra Brunetta e il premier Renzi, l'ex Cavaliere mette a tacere tutti confermando con la volontà di proseguire sulla strada delle riforme.

Italicum, Berlusconi: non mi rimangio la parola
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8 Aprile 2014 - 09.46


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Il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, ha confermato con una nota la volontà di proseguire sulla strada delle riforme. “Respingo le affermazioni di chi sostiene che ‘prima si dice sì alle riforme, poi ci si rimangia la parola, quindi si lanciano ultimatum’ – ha scritto -. Forza Italia non si rimangia alcunché e mantiene dritta la barra in direzione delle necessarie riforme per la modernizzazione del Paese”.

L’ex Cavaliere si inserisce nel [url”botta e risposta di ieri tra Renato Brunetta e Matteo Renzi”]http://www.globalist.it/Detail_News_Display?ID=56649&typeb=0&Brunetta-vs-Renzi-la-disfida-dell-Italicum[/url], mettendo a tacere tutti: “Sono sicuro che in un prossimo incontro con il Presidente Renzi – scrive – sarà possibile mettere a punto le procedure e i dettagli per la modifica del Senato e per i tempi dei percorsi parlamentari, che non facevano parte dell’accordo”. Anche se ieri il premier ha detto che non sono previsti incontri con l’ex Cavaliere da qui a pochi giorni.

La precedenza però va alla riforma elettorale. “Quanto alla tempistica – ha continuato il leader di Fi nella nota -, è evidente che la prima lettura a palazzo Madama della riforma del Senato è il primo passo di un procedimento che richiede alcuni mesi di tempo e quattro passaggi parlamentari. Sarebbe quindi opportuno che l’approvazione definitiva da parte del Senato della legge elettorale avvenisse anticipatamente rispetto a questa riforma”.

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Brunetta contro Renzi – Il capogruppo azzurro alla Camera ieri ha lanciato l’ennesimo un ultimatum: o Renzi approva la riforma elettorale prima di Pasqua, o casca siamo fuori da ogni accordo. Ma il premier non ci sta: “Le riforme le facciamo” e “abbiamo rispetto per Fi”, ma “non accettiamo ultimatum da nessuno, men che meno da Brunetta”. Renzi derubrica la vicenda a “questioni interne a Fi” che devono “risolvere tra loro”. Il consigliere politico di Berlusconi, Giovanni Toti, sostiene Brunetta e al ministro Boschi ha detto che “le riforme sono possibili solo con l’appoggio di Forza Italia”.

Il capogruppo azzurro alla Camera ha detto: “Noi chiediamo a Renzi, se vuole mantenere la parola, se vuole mantenere i patti, di approvare la riforma elettorale prima di Pasqua, altrimenti casca l’accordo con Berlusconi, con Forza Italia”.

Alle provocazioni il premier ha risposto: “Per noi la prima scelta è di stare vicini alle persone che guadagnano di meno, come dimostra la decisione di dare 80 euro in busta paga. Sugli stipendi dei manager aspettate domani, ne parleremo e vedrete, sarete contenti”.

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