“L’antipolitica è un veleno che corrode, le istituzioni vanno migliorate, ma non vanno demolite”. È il monito rivolto dalla presidente della Camera, Laura Boldrini, che prenso parte alle celebrazioni per il 25 aprile a Montesole di Marzabotta, luogo di un eccidio nazi-fascista del 29 settembre 1944.
E poi, rivolta a Beppe Grillo da un luogo sacro per la Resistenza, ha aggiunto: “Nell’Italia democratica non può essere consentito a nessuno di giocare con il ricordo della Shoah”, riferendosi a un post pubblicato sul blog qualche settimana fa in cui aveva reinterpretato “Se questo è un uomo” di Primo Levi.
“La memoria non deve smarrirsi, non può essere offesa – ha dichiarato la Boldrini -, come invece è accaduto nei giorni scorsi quando qualcuno ha inteso giocare con il ricordo della Shoah e dei campi di sterminio. Vergogna. Vergogna. Questo nell’Italia libera e democratica non deve essere consentito a nessuno”.
La Boldrini ha aggiunto ai giovani presenti alla manifestazione: “non fatevi scippare la politica, prendete in mano il destino di questo Paese, non credete ai qualunquisti. Io, e come me molti altri, non ho niente in comune con i politici che corrompono o si lasciano corrompere”.
“Un anno fa dissi che la nostra Costituzione è la più bella del mondo e ora lo ripeto: è la più bella anche perché è il risultato della lotta antifascista. La Costituzione è nata qui, a Marzabotto – ha continuato la Boldrini – nei luoghi dove il 29 settembre del 1944 fu consumata una strage orrenda che io ho il dovere di ricordarvi”. La presidente della Camera ha ricordato che “1836 persone civili vennero uccise, di ogni età: 95 di loro avevano meno di 16 anni, 110 ne avevano meno di 10, 22 di loro avevano meno di 2 anni, e 15 di loro erano appena nati. Quale minaccia può rappresentare un neonato?”.
“Le istituzioni vanno migliorate, ma non vanno demolite, non bisogna distruggere perché la democrazia non è gratis, non è a costo zero”, ha quindi concluso la presidente della Camera.
Argomenti: beppe grillo