“Avevo chiesto a Napolitano la grazia, senza presentare alcun atto formale richiesta, avevo detto che aveva il dovere morale di assegnarmi la grazia motu proprio”. Silvio Berlusconi, in piena campagna elettorale, torna all’attacco dopo l’affidamento ai servizi sociali in seguito alla condanna per il caso Mediaset. Questa volta il bersaglio è il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano. Il leader di Forza Italia giudica la sentenza come “non solo mostruosa, ma anche ridicola, vedrà come tutto questo” fra non molto “verrà a galla”
“Sono assolutamente sereno perché sono sicuro che questa cosa sarà un boomerang per chi l’ha voluto”, ha spiegato Berlusconi nel corso di un’intervista a Piazzapulita, in onda questa sera su La7.. “È “ridicolo pensare che si possa rieducarmi consegnandomi a dei servizi sociali e a dei colloqui quindicinali con assistenti sociali”. E poi ha aggiunto: “È una cosa assolutamente piacevole che non rappresenta nessun sacrificio, probabilmente finirò per stare li tutto il giorno”. Parlando della sua futura opera di assistenza al centro anziani ha sottolineato, invece, i “vincoli enormi” imposti alla sua libertà movimento dovuti alla sentenza.
“C’è indignazione” per quello che sta succedendo e “c’è assoluta consapevolezza nei magistrati che questa sentenza è una sentenza politica inventata”. L’affidare ai servizi sociali “un signore che è stato per più tempo il responsabile del governo, unico cittadino al mondo che ha presieduto per tre volte e bene il G8”, è una cosa “ridicola non per me, ma per il Paese”, ha aggiunto l’ex Cavaliere.
“Parlerò e sarò ascoltato”, ha detto ancora Berlusconi durante l’intervista a Villa Gernetto con Corrado Formigli. “Molte di queste persone ricoverate, che avranno seguito la mia storia imprenditoriale e politica saranno interessati a parlarne con me”. A Cesano Boscone, dove ha sede il centro anziani, “starò tutta la giornata è una cosa assolutamente piacevole che non rappresenta nessun sacrificio”.
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