“Il passaggio del 25 maggio è fondamentale. Ora siamo alla stretta decisiva. I dati delle ultime ore sono straordinariamente incoraggianti. I sondaggi ottimi, le piazze piene di speranza, il clima decisamente positivo. Abbiamo bisogno del tuo aiuto, però. Ci salviamo tutti insieme”. Così Renzi in una lettera agli elettori del Pd.
“Noi non dobbiamo uscire dall’Euro, ma al contrario entrare in Europa. L’Italia può e deve contare in Europa e non andare lì a farsi prendere in giro. Essere la locomotiva, non lo zimbello. Le politiche di immigrazione, sul lavoro non solo giovanile, sulle infrastrutture e le nuove tecnologie si decidono anche e soprattutto a Bruxelles. Dobbiamo incidere nelle scelte e conta chi governa, non chi urla. Conta chi realizza, non chi protesta”. Così Matteo Renzi rivolgendosi in una lettera agli elettori del Pd.
“Uno per uno riprendiamoci la speranza, contro gli insulti di chi scommette per il fallimento dell’Italia”. Lo scrive Matteo Renzi, in una lettera agli elettori del Pd. Il segretario lancia l’hashtag #unoxuno e invita ogni elettore non solo ad “andare a votare per il Pd” ma a “fare un gesto politico, un atto civico: convincere anche un’altra persona”, magari un “deluso dalle promesse non mantenute di Grillo o impaurito” dai suoi toni, uno che “non crede più” in Berlusconi o che “era deluso dalla sinistra”.
“No, ma avremo vinto le elezioni se il Pd sarà il gruppo più numeroso nel Parlamento europeo per quanto riguarda il centrosinistra”. Così il premier Matteo Renzi, in un’intervista a Radio 105, risponde al conduttore che gli chiede se considera una sconfitta se il Pd sarà sotto il 30%. “Tutti i sondaggi – sostiene Renzi – danno il Pd in aumento sia rispetto alle elezioni politiche sia rispetto alle europee di 4 anni fa. Ma il risultato si baserà sul numero dei parlamentari che il Pd avrà nel parlamento Ue: se saremo il primo gruppo nel centrosinistra avremo vinto altrimenti no”.
“Non abbiamo bisogno di show e pagliacciate al Parlamento europeo: non abbiamo bisogno di salire sul tetto”. Abbiamo bisogno di “serietà”, di “persone preparate che portino avanti gli interessi dell’Italia”. Lo ha ribadito il premier Matteo Renzi a Rtl, dove ha chiarito ancora una volta che “la legittimazione” del governo “non arriva dalle elezioni europee”, anche perché “il presidente del Consiglio è eletto dal Parlamento non dal popolo”. Dunque “da lunedì non cambia niente per il governo italiano perché la formazione del Parlamento resta la stessa di ora. Anche se il Pd arrivasse primo alle europee, ipotesi alla quale io credo, non cambierebbe niente neanche in positivo”, aggiunge. Ma se il Pd “arriva primo è più forte la nostra forza a livello di Europa”.
“Grillo e Berlusconi se le stanno dicendo di tutti i colori e io li lascio fare perché noi abbiamo da governare, loro possono passare il tempo a insultarsi quanto vogliono”. Così il premier Matteo Renzi a Rtl. “Se vogliono darsi di Hitler e dintorni facciano, è un problema loro. Mi fanno anche tristezza, ma io governo”, aggiunge. L’Italia, ha detto ancora il premier, “merita di più degli insulti e degli urli e dei vaffa. L’urlo ti dà la sensazione di star bene per cinque minuti ma poi torna la vita. Io voglio cambiare il Paese . Con grande determinazione, umiltà e serenità, noi questo Paese lo cambiamo”.
Poi l’appello al voto: “E’ importante che i cittadini votino. Da presidente del Consiglio dico: andiamo a votare perché se non votiamo l’Europa non si occupa di noi”.
“Io posso andare a casa domani mattina ma lo faccio se il Parlamento mi impedisce di fare le riforme. Non sono aggrappato alla seggiola, vado a casa se mi manda a casa il Parlamento”. Così Matteo Renzi, a Otto e mezzo, esclude di dimettersi se Grillo vince le Europee.
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