«La Sicilia è anomala politicamente, come tutti sappiamo. È molto protestataria. Ha la tendenza a fare i cappotti. E siccome c’è tanta gente che soffre, qui i capipolo, i populisti, i masanielli purtroppo attraggono». Lo afferma Giovanni Fiandaca, candidato alle Europee per il Pd nella circoscrizione Isole, in un’intervista alla Stampa. «Purtroppo la gente è ormai convinta che l’Europa sia sinonimo solo di austerità, di tagli, di ostacoli alla crescita – spiega -. Per fortuna, però, non sono pochi i giovani che hanno ben chiaro che la possibilità di uscire dalla crisi non è connessa alla fuoriuscita dall’Europa, ma a un nuovo modello di integrazione. Dico i giovani più consapevoli e più colti. Ma è anche vero che l’elettorato non è fatto solo di colti e di consapevoli. E qui la sirena grillina risulta molto attraente. Voglio sperare però che l’affermazione dei grillini in Sicilia non sia così eclatante come qualcuno crede».
«Mi considero uno studioso illuminista – aggiunge -, erede di Sciascia, e preferisco contrapporre la ragione alla rabbia. Mi piace pensare alla necessità di una concretezza competente. In tutti i campi. Anche in quello dell’antimafia».