Giovedì hanno votato Gran Bretagna ed Olanda, venerdì Irlanda e Repubblica Ceca mentre ieri Slovacchia, Malta e Lettonia. Oggi, oltre all’Italia, votano per eleggere il nuovo Parlamento europeo altri 19 paesi. I risultati arriveranno solo nella notte, a seggi chiusi in tutta Europa, ma dai dati relativi all’affluenza agli exit poll alcune indicazioni si possono già trarre. L’Italia sarà il Paese che chiuderà i seggi per ultimo, alle 23 di stanotte.
Germania. Secondo le prime proiezioni in Germania divulgate dalla ZDF, alle europee, la Cdu di Angela Merkel ottiene il 36,1% (-1,8 rispetto al 2009), Spd il 27,5% (+6,7) i Verdi il 10,6% (-1,5), la Linke il 7,6% (+0,1) e grande affermazione per il partito antieuro Alternaive Fuer Deutschland con il 6,5 (prima volta). I Verdi hanno il 10,5%. La Linke avrebbe il 7,5%. I Liberali, usciti dal parlamento nazionale, avrebbero ottenuto il 3%. I nazionalisti di estrema destra del NPD tedesco otterrebbero un seggio nell’europarlamento, stando ai primi exit-poll pubblicati in Germania. Lo riferiscono alla televisione pubblica ZDF, che non ha ancora divulgato la percentuale raggiunta dal piccolo partito. Alle europee del 2009 i cristiano democratici di Angela Merkel presero il 37,9%, i socialdemocratici di Sigmar Gabriel il 20,8, i Verdi il 12,1, i Liberali l’11% e la Linke il 7,5%. Alternative fuer Duetschland, la vera novità di questa tornata, cinque anni fa non esisteva: il giovane partito di Bernd Lucke, economista che ha raccolto i dissidenti delle politiche europee di Merkel, era rimasto per poco sotto la soglia del 5% rimanendo fuori dal Bundestag.
Francia. Il Front National di Marine Le Pen è in testa con il 25%, l’UMP è al 20,3%, il Partito socialista al 14,7%, secondo i primi exit poll in Francia dell’istituto di sondaggi CSA. Trionfo del Front National di Marine Le Pen: gli exit poll danno il partito di destra in testa con il 24,70%, l’UMP è al 20,70%, il Partito socialista crolla al 14,30%, il peggior risultato di sempre. Il Front National, in pratica, ha poco meno del doppio dei voti del Partito socialista al governo e la Le Pen ha subito chiesto lo scioglimento del Parlamento francese. «È un momento grave», ammette il premier Manuel Valls. Che domani mattina parteciperà alla riunione di crisi subito convocata dal presidente francese Francois Hollande per domattina.
Bulgaria, exit poll: in testa conservatori al 28,6% – Nel voto europeo in Bulgaria, secondo i primi exit poll, si afferma il partito conservatore Gerb dell’ex premier Boyko Borissov, con il 28,6% e sei seggi dei 17 spettanti alla Bulgaria al Parlamento europeo. Seguono il partito socialista di Serghei Stanishev, con il 19,8% e cinque seggi; il partito della minoranza turca, Dps, con il 14,9% e tre seggi; la coalizione guidata dal neopartito Bulgaria senza censura con l’11,1 per cento e due seggi; e il Blocco riformista, alleanza di partiti di centrodestra, con il 6,4% dei voti e un seggio.
Germania, exit poll: prima la Merkel, bene il partito antieuro – Si conferma il primo partito, in Germania, la Cdu di Angela Merkel che ha ottenuto, stando agli exit poll, il 36%; l’SPD segue con il 27,5%. Grande affermazione per il partito antieuro Alternaive Fuer Deutschland con il 6,5%. I Verdi hanno il 10,5%. La Linke avrebbe il 7,5%. I Liberali, usciti dal parlamento nazionale, avrebbero ottenuto il 3%.
Grecia, exit poll: Tsipras in testa – Gli exit poll in Grecia danno il movimento di sinistra radicale e anti- austerity Syriza, guidato da Alexis Tsipras, in testa con tre punti di vantaggio rispetto ai conservatori di Nuova democrazia, partito al governo. Il movimento di Tsipras è dato tra il 26% e il 30% dei voti, mentre Nuova Democrazia del premier Antonis Samaras sta tra il 23% e il 27 per cento. I neonazisti di Alba Dorata raccolgono consensi tra l’8% e il 10 per cento. Per quanto riguarda il centrosinistra, l’Ulivo del Pasok consegue tra il 7% e il 9% dei consensi mentre il centrosinistra liberale di Potami si colloca tra il 5% e il 7%, lo stesso livello dei comunisti del Kke. La destra nazionalista dei Greci indipendenti ottiene tra il 3,5% e il 5% e l’ultradestra del Laos prende tra l’1,5% e il 2,5% dei voti. La Grecia manda 21 deputati al parlamento europeo. La soglia di sbarramento per entrarvi é al 3 per cento.
Irlanda: in crescita Sinn Fein e Verdi –
Secondo un exit poll pubblicato dalla televisione irlandese Rte, il Sinn Fein sarebbe vicino alla conquista di un seggio europeo nella circoscrizione di Dublino, con una proiezione di voto che assegna al partito il 17% dei voti, in crescita rispetto al 10% registrato nelle ultime elezioni politiche. Gli indipendenti sarebbero in testa con il 27%, seguito da Fine Gael (centro-destra) al 22%, e dal partito laburista in calo al 6 per cento. In aumento i Verdi al 6 per cento.
Belgio: Indipendentisti in testa nelle Fiandre – Le prime proiezioni del voto legislativo in Belgio danno gli indipendentisti fiamminghi della N-va guidati dal sindaco di Anversa Bart De Wever in testa nelle Fiandre, che supera il 30 per cento. Calo invece degli estremisti di destra xenofobi e anti-Ue del Vlaams Belang. In Vallonia, invece, sondaggi all’uscita dalle urne danno i socialisti del premier Elio Di Rupo in testa sopra il 30%, mentre a Bruxelles i liberali del Mr guidati dal ministro degli esteri Didier Reynders sono gomito a gomito con il Ps.
Proiezioni voto Austria: euroscettici in forte crescita – Prime proiezioni del voto per le europee in Austria:i popolari dell’Oevp restano al primo posto con il 27,8% (-2,2%), i socialdemocratici del Spoe rimangono stabili al 23,7%, mentre il grande vincitore sarebbe il partito di destra euroscettico Fpoe, dato per terzo con il 19,9% (+7,2%). I seggi hanno chiuso alle 17 e le proiezioni sono sul 18% delle schede, secondo l’agenzia Apa.