Sarà stata la fretta o magari che dopo questa tranvata sta nel pallone, ma il fatto sta che Beppe Grillo, nel ringraziare i 5 milioni di elettori che hanno sostenuto il M5s, ha deciso di citare la poesia If (se in inglese), di Joseph Rudyard Kipling.
Peccato che il comico ed i suoi consiglieri, abbiano dimenticato che Kipling sia stato, oltre che grandissimo scrittore, un fervente e convinto massone e figlio di massoni, che nel 1886 venne iniziato come Massone nella Loggia “Hope and Perseverance” di Lahore, per la quale scrisse la famosa poesia Mother Lodge (Loggia madre). Niente male per uno che in campagna elettorale ha accusato quasi tutti i suoi avversari di essere manipolati dalla massoneria…
Se si usassero le teorie complottiste, proprie di Grillo e dei suoi seguaci, si potrebbe dire che magari si è trattato di un segnale occulto lanciato a chissà chi.
Assai più probabile, che si sia trattato di uno sfondone, di uno svarione, di una disattenzione.
Ma cosa è scritto nella poesia, famosa, citata da Grillo?
«Se riesci a non perdere la testa quando tutti intorno a te la perdono e ti mettono sotto accusa. Se riesci ad avere fiducia in te stesso quando tutti dubitano di te, ma a tenere nel giusto conto il loro dubitare – citando i versi iniziali della poesia di Kipling – Se riesci ad incontrare il successo e la sconfitta e trattare questi due impostori allo stesso modo».
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