«Bisogna trovare una strategia per non impaludarsi nel Palazzo, occorre più contatto con la società civile». Lo dice il senatore M5S Nicola Morra, lasciando la riunione degli eletti a Palazzo Madama. Quanto alla querelle sulla presenza o meno dei 5 Stelle in tv, per l’ex capogruppo vanno fatti dei distinguo. «Le tv, i programmi, i conduttori – illustra Morra – non sono tutti uguali» e i 5 Stelle devono «veicolare contenuti alti. Per questo c’è bisogno di tempo, di impostare ragionamenti che richiedono tempo». Nei palinsesti, programmi di questo tipo «mancano o sono pochissimi. E bisogna poi interrogarsi sul pubblico, se sia pronto per questi messaggi». «Occorre ragionare – aggiunge – anche su un modo differenti di intendere l’Aula» e il lavoro delle Commissioni. «Il Parlamento – spiega – per come è ritmato, ti assorbe in maniera anti-economica». Ecco perché i 5 Stelle devono ottimizzare i tempi «per essere più presenti nella società civile»
Buccarella: vinciamonoi bandiamolo per scaramanziaSul voto delle europee, per i 5 Stelle «la sorpresa c’è stata. Ecco, #vinciamonoi non diciamolo più per scaramanzia». Ci scherza su il capogruppo M5S al Senato Maurizio Buccarella, oggi alle prese con la prima riunione dei senatori post-voto. L’analisi di gruppo continuerà martedì. «Stiamo sentendo tutti – spiega – stiamo facendo un’analisi dettagliata». Buccarella ammette che il risultato del Movimento «è stato al di sotto delle aspettative», anche perché «l’asticella era troppo alta, siamo stati traditi anche dall’inesperienza. Il vincitore, comunque, è Renzi» o meglio «un progetto comunicativo che ha coinvolto quella parte di italiani più suscettibile ad un messaggio che, per quanto finto, ha dato spazio alla speranza. È stato un nostro errore non cercare di coinvolgere una parte dell’elettorato, probabilmente anche le fasce più anziane».
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