Maurizio Brucchi, sindaco uscente, si riconferma essere, anche in questa tornata elettorale, a capo dell’amministrazione teramana.
La coalizione che lo ha sostenuto (NUOVO CENTRO DESTRA FORZA ITALIA LISTA CIVICA – AL CENTRO LISTA CIVICA – POPOLARI C LISTA CIVICA – INSIEME X) è stata promossa a pieni voti, attestandosi al 51,52%.
Brucchi batte quindi al turno di ballottaggio la sfidante di centrosinistra, Manola Di Pasquale. La sua coalizione si è attestata al 48,48%.
«E’ stata una battaglia uno contro tutti ma – ha detto il neo-sindaco eletto al secondo mandato – alla fine abbiamo vinto noi. Non abbiamo fatto la battaglia sulle poltrone e i teramani hanno capito che la proposta di Maurizio Brucchi era quella seria, senza che i presidenti di Regione suonassero ai campanelli delle zie».
Brucchi eletto al secondo mandato di sindaco ha quasi ‘urlando’ la sua vittoria e si è presentato ai giornalisti in piazza a Teramo in lacrime.
Molte le polemiche che hanno accompagnato tutta la campagna elettorale.
«Io ho una squadra a Teramo che ha combattuto seggio dopo seggio. In città sono venuti Cialente (sindaco dell’Aquila ndr.), Lolli (esponente di spicco del Pd aquilano, ndr.) che non si sono mai visti prima. Ha vinto la Teramo laboriosa», ha detto Brucchi stappando lo spumante.
Brucchi ha combattuto contro la candidata di centrosinistra, Manola di Pasquale. I due candidati erano arrivati al ballottaggio dopo uno scrutinio bis al primo turno e una manciata di voti che non aveva dato subito la vittoria a Brucchi.
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