Grillo lo xenofobo: gli immigrati portano la tubercolosi
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Grillo lo xenofobo: gli immigrati portano la tubercolosi

Il Pd parla di cyber bullismo, mentre per Sel il leader del M5s è della stessa scuola di Tavecchio.

Beppe Grillo, leader di M5s
Beppe Grillo, leader di M5s
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2 Settembre 2014 - 19.14


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Beppe Grillo è tornato ad attaccare, attraverso un lungo post apparso sulla sua pagina di Facebook, sul tema delle frontiere e dei migranti, utilizzando parole forti che hanno infiammato il dibattito politico, con critiche piovute addosso all’ex comico da più parti, sia dai partiti della maggioranza, che da quelli dell’opposizione. Il pensiero del leader del M5s si può riassumere in una frase scritta nel messaggio: le frontiere aperte portano la tubercolosi in Italia.

Le parole di Grillo, scritte su Facebook: “Il Passaparola di ieri con l’ingresso delle malattie infettive dall’Africa e il contagio di tbc di 40 poliziotti finora accertati è caduto nel nulla. Come se non fosse un problema nazionale il ritorno di malattie debellate da secoli in Italia. Per la tbc non esiste un vaccino che provveda una protezione affidabile per gli adulti, si trasmette per via aerea e le cure richiedono anni. Vogliamo reimportarla, reimportiamola! Ma facciamolo alla luce del sole, informando la popolazione che alla polizia non vengono forniti neppure gli strumenti minimi di profilassi. Qui per evitare il tabù del razzismo arriviamo alla situazione grottesca degli Stati africani che chiudono le frontiere tra loro per paura del diffondersi dell’ebola, che ha 21 giorni di incubazione, mentre noi le lasciamo spalancate senza fare alcun accertamento medico sui chi arriva da chissàdove nel nostro Paese.
I triti e ritriti confronti degli italiani come popolo di migranti che deve comprendere, capire, giustificare chiunque entri in Italia, sono delle amenità tirate in ballo dai radical chic e dalla sinistra che non pagano mai il conto e da chi non vuole affrontare il problema. Quando i nostri bisnonni approdavano negli Stati Uniti, Paese della Libertà, dopo aver visto la Statua con la fiaccola accesa, venivano subito confinati a Ellis Island in quarantena”.

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Le reazioni politiche alle parole di Grillo.
Se il M5s ha accolto con entusiasmo, ancora una volta le parole del suo leader, tramite la dichiarazione del vicepresidente della Camera Luigi Di Maio (M5S), che ha definito «legittime» le preoccupazioni di Grillo, il Partito democratico ha accusato il leader dei pentastellati di «cyber terrorismo»: «Grillo è davvero alle corde, e allora ecco che evoca lo spauracchio dell’epidemia – ha commentato il leader dei Moderati Giacomo Portas – Ci dica quante persone si sono davvero ammalate di tbc, e non quante persone sono risultate positive al test che mette in luce il contatto col batterio. Sia più responsabile».

Sel ha criticato duramente le parole xonofobe di Grillo: «Le vacanze finiscono e i fabbricanti della paura tornano», ha scritto su Twitter il capogruppo dei deputati di Sinistra Ecologia Libertà, Arturo Scotto. «Con squallide argomentazioni razziste su immigrati e tubercolosi Beppe Grillo fa concorrenza a Tavecchio. Che vergogna».

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