«Non esiste alcuna urgenza che giustifichi l’operazione politico-ideologica che è in atto sull’articolo 18. Non c’è un’emergenza, anzi, si potrebbe sospettare che si cerchi uno scontro con il sindacato e una rottura con una parte del Pd per lanciare un messaggio all’Europa. Spero che Renzi si renda conto che una frattura del maggior partito di governo non sarebbe un messaggio rassicurante. Se vuole è possibile
trovare un accordo ragionevole sugli interventi sul mercato del lavoro». L’attacco diretto a Renzi arriva direttamente da Massimo D’Alema, che esprime il suo dissenso con la linea del premier, proprio alla vigilia della direzione di partito:«È in evidente difficoltà nei rapporti con Bruxelles». E attacca ancora: «L’unica vecchia guardia con cui Renzi interloquisce è quella rappresentata dal centrodestra di Berlusconi e Verdini. Quanto alle riforme, D’Alema chiarisce: »sono favorevole, le ritengo urgenti per il paese«, ma »ho riserve sulle soluzioni escogitate«.
Il Corsera nel titolo ha forzato il mio pensiero. Il titolo «Renzi istruito da Verdini» non rispecchia il pensiero espresso da Massimo D’Alema nell’intervista ed è un’«evidente forzatura». Lo puntualizza Daniela Reggiani, la portavoce dell’ex presidente del Consiglio, riferendosi al titolo di prima pagina del quotidiano: «nel ringraziare il Corriere della Sera per avere dato spazio alle opinioni di D’Alema – si legge nella precisazione- si vuole tuttavia far rilevare che il titolo di prima pagina è un’evidente forzatura, come si evince dalla lettura dell’intervista. Un titolo fuorviante di cui, naturalmente, D’Alema non porta alcuna responsabilità»
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